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Bambino interrompe il premier Monti: campagna anti-povertà di Save the Children

Uno spot di Save the Children immagina che un ragazzino chieda conto a Monti di un piano per la lotta alla povertà minorile…
A cura di Redazione
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Monti non cita direttamente le agenzie di riscossione ma ringrazia “quei dipendenti che operano con funzioni delicate e impopolari”. Ammette anche la legittimità dell’insofferenza dei cittadini ma determinati ruoli “vanno rispettati”.

"Ti ricordi quando eri come me?". Il bambino si alza sulla sedia, durante una conferenza stampa del premier Mario Monti e lo "interroga": non è una storia vera ma la domanda è reale e concreta, raccontata in uno spot di Save the Children che immgina appunto un ragazzino che chiede conto a Monti di un piano per la lotta alla povertà minorile. Una sorta di  ‘golden rule sull'infanzia' visto che nel dossier di Stc si sostiene che in Italia quasi un bimbo su 4 è a rischio povertà. L'associazione avanza una serie di proposte al Governo: interventi per il sostegno alle famiglie in condizione di povertà estrema; servizi per il sostegno della genitorialità; misure di sostegno al lavoro femminile e una valutazione di impatto sull'infanzia di ogni nuovo provvedimento legislativo.
Per il piano strategico, spiega Save The Children, sarebbe necessario un progressivo adeguamento delle risorse destinate all'infanzia agli standard degli altri Paesi europei, passando dall'attuale investimento dell'1,3 per cento del Pil al 2 per cento entro il 2020.  Per Save the children "si tratta di uno sforzo sostenibile nonostante la crisi e che, soprattutto, non comporterebbe ulteriori tassazioni, ma un reindirizzo dei fondi risparmiati".

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