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Bambino distrugge porta della chiesa e ruba tutte le offerte. Il prete: “C’era sangue ovunque”

Migliaia di euro i danni inflitti alla parrocchia di Ghezzano, in provincia di Pisa. Il prete ipotizza che il furto (il quinto dall’inizio dell’anno) sia stato messo a segno da bambini, visto che il buco nella porta-finestra era “stretto quanto quello di una lavatrice casalinga”
A cura di Biagio Chiariello
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“La sacrestia e l’altare erano irriconoscibili, ma soprattutto mancavano le offerte dei fedeli e il candeliere era completamente distrutto. Hanno arrecato alla nostra comunità migliaia di euro di danni: è il quinto furto che subiamo dal dicembre del 2016”. Queste le parole di don Alessio, parroco della chiesa di Ghezzano, in provincia di Pisa, nel descrivere la situazione trovata in parrocchia due giorni fa. L’attenzione del prelato è immediatamente caduto sul buco sulla porta in vetro. A terra c’era del sangue. “Ho subito pensato che fosse successo qualcosa”, ammette il prete al Tirreno. L’ipotesi di Don Alessio è che i ladri siano dei bambini, visto che il foro nel vetro è talmente stretto che sembra quello di una lavatrice casalinga. “Da lì non ci passa nessun adulto, io ad esempio no – sostiene il sacerdote – quindi credo proprio che a entrare sia stato un bambino. Non ho altra spiegazione”. Il furto – i cui danni sono legati proprio ai vetri e gli infissi rotti, visto che le offerte ammontavano a una cinquantina di euro – si è consumato con ogni probabilità nella mattinata di sabato 7 aprile, visto che don Alessio di notte dormiva nella sacrestia, che è confinante, dove è rientrato alle 2 del pomeriggio dopo aver svolto alcune commissioni.

Dall’inizio dell’anno, nella parrocchia di Ghezzano ci sono stati già 5 furti. “E le altre volte andò perfino peggio”, ricorda sarcastico il religioso. “Hanno rovistato dappertutto, negli armadi, in sacrestia e perfino sull’altare – ricostruisce il parroco – ma non hanno rubato nient’altro che le offerte. Evidentemente erano interessati ai soldi, visto che hanno lasciato al loro posto pure i calici di legno, che altrimenti avrebbero facilmente portato via”. Il sacerdote ha subito avvertito le forze dell’ordine per sporgere denuncia. “Purtroppo dal sangue – conclude il prete di Ghezzano – non si riescono a ricavare impronte per riuscire a risalire all’identikit del ladro. Il vetro credo lo abbiano rotto con qualche attrezzo, ma purtroppo di tutte le persone che ho contattato nessuno ha sentito nulla”.

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