86 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bali, allerta per l’eruzione del vulcano Agung: evacuate 100mila persone

L’emergenza del vulcano di Bali si aggrava ora dopo ora: nell’ultima importante eruzione del 1963 causò oltre 1.600 morti.
A cura di Davide Falcioni
86 CONDIVISIONI
Immagine

Si aggrava ora dopo ora l'emergenza del vulcano Agung di Bali. La fittissima coltre di fumo e cenere, seguita da esplosioni nella viscere della terra udite distintamente anche a 12 chilometri di distanza, hanno messo in fuga già 40 mila persone nel nord-est dell'isola, ma il numero è destinato a salire a 100 mila se tutti saranno tenuti a rispettare le indicazioni delle autorità. La situazione sta causando disagi ai turisti e al trasporto aereo, ed è stata anche disposta la chiusura dell'aeroporto internazionale di Bali. Nelle ultime 24 ore sono stati cancellati 445 voli, per un totale di 59 mila turisti bloccati. Lo conferma il Darwin Volcanic Ash Advisory Center (Australia): "I corridoi aerei sono pieni di cenere vulcanica, è pericoloso per far decollare o atterrare gli aerei", ha dichiarato Wisnu Darjono, AirNav Air Control Agency.

Il Monte Agung, che svetta a oltre 3000 metri sul livello del mare, aveva già destato preoccupazione tra agosto a ottobre di quest'anno, costringendo all'evacuazione di 144.000 abitanti. La sua attività sembrava essersi calmata il mese scorso e il livello di allerta era stato ridotto, il che aveva convinto migliaia di persone a tornare. Poi, all'improvviso, si sono registrate nuove esplosioni eruzioni di enormi pennacchi di fumo, forse un'eruzione freatica, con l'improvvisa e violenta espulsione di vapore acqueo. Una vicenda che ha destato allarme in tutto l'arcipelago del sud-est asiatico, che conta oltre 17.000 isole e isolotti, che si trova sulla "cintura di fuoco" del Pacifico, e circa 120 vulcani.

L'ultima importante eruzione del vulcano Agung si verificò nel 1963 e causò 1.600 vittime. ​Molti degli abitanti ricordano quella tragedia, che li costrinse a rifugiarsi in centri di emergenza e campi di fortuna e ad abbandonare il loro prezioso bestiame. Dewa Gede Subagia, 67 anni, era già lì nel 1963. "Sono molto preoccupato perché ci sono già passato", ha dichiarato all'AFP (Agence France-Presse) nel centro dove si è rifugiato nel villaggio di Rendang. "Spero non durerà troppo a lungo. Nel 1963, dovetti lasciare casa per quattro mesi", ha concluso Dewa. Per gli esperti, l'attuale attività del Monte Agung è paragonabile a quella di mezzo secolo fa. Agung è temuto perché è un vulcano di tipo esplosivo, ricco di acqua e capace di provocare esplosioni significative che proiettano enormi quantità di detriti e cenere nell'atmosfera.

86 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views