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Bagheria, regolamento anti-abusivismo targato M5S finisce in Procura: “Sanatoria per i familiari”

Il nuovo regolamento per l’abusivismo edilizio varato dal comune di Bagheria, guidato dal grillino Patrizio Cinque, è finito al centro delle polemiche. Angelo Bonelli dei Verdi ha presentato un esposto alla procura di Palermo sostenendo che le nuove norme sarebbero una vera e propria sanatoria e che alcuni “componenti della giunta e del consiglio comunale sarebbero proprietari di case abusive, direttamente o tramite i loro familiari, cioè il sindaco Cinque, il cognato del sindaco, Domenico Buttitta, il fratello Emanuele, la sorella Laura. Vengono citati i consiglieri del M5S Alba Aiello, Francesco D’Anna e Francesco Paladino”.
A cura di Charlotte Matteini
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Di abusivismo in Sicilia si è parlato molto nelle scorse settimane, quando il candidato alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, si è espresso sul tema, sostenendo che esiste un abusivismo per necessità che non può essere combattuto e dichiarando che il M5S, qualora dovesse vincere le elezioni regionali il prossimo autunno, in tema di abusivismo applicherà "il modello dei nostri amministratori a Bagheria". Bagheria è un comune siciliano guidato dal sindaco grillino Patrizio Cinque, eletto nel 2014. Proprio qualche settimana fa, a Bagheria l'amministrazione comunale ha varato un nuovo regolamento in tema di abusivismo, regolamento finito subito al centro delle polemiche con tanto di esposto presentato alla procura di Palermo da Angelo Bonelli dei Verdi.

Il nuovo regolamento comunale prevede sostanzialmente la possibilità di sanare "immobili costruiti entro i 150 metri lineari della riva del mare" e prevede anche  la possibilità "di concedere l’uso di immobili abusivi ad attrezzature o servizi pubblici di interesse comune" ma anche "ad edilizia residenziale pubblica" e “anche in caso di inedificabilità assoluta si può concedere il diritto di abitazione temporaneo al responsabile dell'abuso e al nucleo famigliare di riferimento”. Secondo Bonelli dei Verdi, il regolamento sarebbe una sanatoria in piena regola. Non solo: Bonelli nell'esposto rileva inoltre che sia il sindaco Cinque che alcuni consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle "hanno a che fare con problemi di abusivismo in famiglia", sottendendo dunque una sorta di conflitto di interessi insito nelle nuove norme.

"Per presentare l'esposto, i Verdi si sono basati sulla denuncia fatta contro l'amministrazione grillina da un comitato di proprietari abusivi. In difesa delle loro abitazioni illegali, temendo disparità di trattamento, gli abusivi hanno fatto ‘i nomi di componenti della giunta e del consiglio comunale che sarebbero proprietari di case abusive, direttamente o tramite i loro familiari, cioè il sindaco Cinque, il cognato del sindaco, Domenico Buttitta, il fratello Emanuele, la sorella Laura. Vengono citati i consiglieri del M5S Alba Aiello, Francesco D'Anna e Francesco Paladino. Poi nella lista c'è l'ex assessore all'urbanistica Luca Tripoli, dimessosi dopo i servizi televisivi delle Iene", spiega Repubblica.

"Il regolamento stabilisce che gli immobili acquisiti al patrimonio comunale possano essere destinati ad uso abitativo per gli ex proprietari, purché si tratti di unica casa e di residenza abituale. È stato pensato per conciliare la lotta all'abusivismo con il diritto all'abitazione dei cittadini, che hanno costruito abusivamente molti anni fa. Gli utenti ricevono la casa dietro il pagamento di un canone mensile e i lavori di manutenzione sono a carico dell'affittuario", ha spiegato Cinque in un post pubblicato su Facebook circa due settimane fa. "Nei giorni scorsi sono stato duramente attaccato da Bonelli, dei Verdi per chi non lo sapesse, il quale ha dichiarato che questo regolamento è una sanatoria. In realtà abbiamo solo regolamentato ciò che una legge regionale già prevede. Bonelli è un ignorante ma sono disponibile, se vuole affrontare seriamente l'argomento, a sedermi accanto a lui e a spiegargli quello che abbiamo fatto e faremo sulla questione abusivismo. Gli spiegheremo anche che il regolamento parla di immobili acquisiti e, dalle sue parole, credo non sappia che gli immobili in zona di inedificabilità assoluta non si possono mantenere per pubblico interesse ma, previa disponibilità economica dell'ente, vanno demoliti".

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