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Azienda dà sei giorni di ferie extra ai non fumatori per compensare le pause dei fumatori

La scelta di una società dopo le lamentele di alcuni dipendenti non fumatori: “Nessuna penalizzazione ai fumatori ma solo incoraggiamento a smetterla col fumo”
A cura di A. P.
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Chiedere una brevissima pausa per una sigaretta da fumare fuori dall'ufficio durante l'orario di lavoro è pratica abitudinaria per milioni di persone ma per chi lavora in enormi grattacieli significa assentarsi ben più di cinque minuti, di fatto ottenendo un vantaggio sui colleghi non fumatori che nel frattempo continuano a lavorare. Per questo un'azienda che si occupa di marketing e comunicazione ha deciso di correre ai ripari ma senza punire nessuno: ha deciso semplicemente di compensare le assenze dei fumatori concedendo ai dipendenti non fumatori sei giorni di ferie extra all'anno.

La storia arriva dal Giappone e in particolare da Tokyo dove la società ha sede al 29esimo piano di un palazzo dove è severamente vietato fumare. Come racconta il quotidiano Telegraph, tutto è iniziato quando un dipendente del gruppo si è lamentato delle pause troppo lunghe dei colleghi: almeno un quarto d'ora di tempo per salire, fumare e scendere.  L'uomo ha fatto presente che le pause sigaretta stavano creando problemi nella divisione dei carichi di lavoro, così la dirigenza è intervenuta ma in maniera originale. "Spero di incoraggiare i dipendenti a smetter di fumare attraverso incentivi a farlo più che penalizzazioni o restrizioni", ha spiegato infatti il numero uno del gruppo, assicurando che già qualche dipendente ha approfittato della possibilità delle ferie extra a settembre  per smetterla con il fumo.

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