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Avezzano, trovano un libretto al portatore dimenticato per 76 anni: può valere 600mila euro

La famiglia si è rivolta a due avvocati per tentare di incassare quei soldi: era in una banca dal 1941, conteneva mille lire e oggi varrebbe 600mila euro.
A cura di S. P.
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Immagine di repertorio
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Per 76 lunghissimi anni un libretto al portatore è rimasto custodito nel cassetto di un vecchio comò. Mille lire la cifra “stampata” al suo interno, depositata in una banca. Mai estinto, la famiglia di Avezzano (L'Aquila) che ha ritrovato quel documento potrebbe aver di fatto scoperto un tesoro. Secondo i legali, quel conto attualmente potrebbe infatti valere 600.000 euro. Come si legge sui quotidiani locali, la famiglia si è rivolta a due avvocati per capire come fare per intascare il “tesoro” e con ogni probabilità deciderà un giudice se si tratta di carta straccia. Il libretto al portatore era stato aperto nel 1941, durante la guerra.

Secondo i legali il recupero della somma è ancora possibile – I legali hanno spiegato che, in base ai loro calcoli, la cifra spettante agli eredi “ammonterebbe addirittura a diverse centinaia di migliaia di euro poiché, oltre agli interessi maturati, andrebbe quantificata anche la rivalutazione monetaria”. E gli avvocati ritengono che il recupero della somma sia possibile. “Per prima cosa, invieremo una raccomandata alla banca per richiedere in via bonaria il pagamento di quanto dovuto e, qualora la risposta fosse negativa, faremo valere i diritti dei nostri assistiti davanti all’autorità giudiziaria”, hanno dichiarato gli avvocati Chichiarelli e Federici, “in quanto il libretto non risulta estinto e, di conseguenza, la somma ivi contenuta è ancora esigibile”.

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