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Australia, 21enne israeliana uccisa in strada mentre parla al telefono con la sorella

Una studentessa israeliana è stata uccisa in Australia mentre era al telefono con la sorella. Aiia Maasarwe stava tornando a casa da un locale quando intorno a mezzanotte ha incontrato il suo assassino. La sorella ha dato l’allarme dopo che, come ha spiegato la polizia, qualcosa è andato storto a metà conversazione.
A cura di Susanna Picone
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Una studentessa israeliana di ventuno anni è stata uccisa a Melbourne, in Australia, mentre era al telefono con la sorella. A darne notizia la polizia del Paese, che ha invitato chiunque abbia informazioni a farsi avanti per scovare il killer della ventunenne. La giovane israeliana si chiamava Aiia Maasarwe: il suo cadavere è stato rinvenuto da un passante alle prime ore di mercoledì vicino al campus dell’Università di Melbourne, dove studiava. A quanto emerso Maasarwe, al quinto mese di un programma di scambio alla LaTrobe University di Melbourne della durata di un anno, stava tornando a casa in tram dopo una serata trascorsa in un locale del quartiere di Bundoora. La giovane stava parlando al telefono con la sorella quando, intorno a mezzanotte, ha incontrato il suo killer.

A chiamare la polizia la sorella della vittima – È stata proprio la sorella a dare l’allarme dopo che – ha spiegato la polizia – qualcosa è andato storto a metà conversazione. “La sorella ha sentito il rumore del telefono che cadeva a terra e ha sentito alcune voci”, ha spiegato la polizia australiana. Il corpo di Aiia è stato trovato a una cinquantina di metri dalla fermata da dove era scesa dal tram. “È stata un’aggressione orrenda, terribile inflitta a una giovane donna completamente innocente in visita nella nostra città”, ha dichiarato l’ispettore Andrew Stamper.

Possibile delitto dopo un tentativo di violenza sessuale – La polizia non ha confermato se il caso è considerato una violenza sessuale, ma ha parlato di questa pista come di “una linea attiva di indagine”. La polizia, nella speranza di rintracciare l'assassino, sta visionando le immagini delle telecamere di sicurezza della zona dell'omicidio. “Era una studentessa eccellente, piena di vita, non si trovava in un Paese molto pericoloso, eppure riceviamo una notizia così dolorosa”, ha dichiarato uno zio della vittima.

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