33 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

ISTAT: aumentano i contratti a tempo indeterminato, la disoccupazione scende sotto l’11%

Buoni i dati di febbraio, con la disoccupazione in leggero calo e l’aumento del numero di contratti a tempo indeterminato.
A cura di Redazione
33 CONDIVISIONI
Immagine

Cresce la stima degli occupati, aumentano i contratti a tempo indeterminato e cala leggermente la disoccupazione. Sono positivi i dati diffusi dall’ISTAT relativamente alla situazione occupazionale nel nostro paese nel mese di febbraio, almeno per quel che concerne il confronto col mese precedente. Come si legge sul sito dell’istituto nazionale di statistica, infatti, a febbraio la stima degli occupati cresce dello 0,1% (pari a +19 mila rispetto a gennaio), per un tasso di occupazione che invece è stabile al 58%. L’aumento congiunturale maggiore è relativo ai dipendenti a tempo indeterminato (+54 mila) e una lieve crescita di quelli a termine (+4 mila), mentre è in calo il numero degli indipendenti.

Diminuisce la stima delle persone in cerca di occupazione, conseguentemente cala anche il tasso di disoccupazione, che ora è al 10,9% (-0,2% rispetto a gennaio). Cresce leggermente invece il tasso di disoccupazione giovanile, ora al 32,8%.

Un approfondimento particolare meritano i dati relativi alla componente di genere:

A febbraio 2018 l’aumento dell’occupazione è trainato dalla componente femminile (+0,2%) mentre resta invariato il numero di uomini occupati. Il tasso di occupazione femminile sale al 49,2% (+0,1 punti percentuali), mentre quello maschile rimane stabile al 66,9%. Il calo della disoccupazione nell’ultimo mese è molto più marcato tra le donne (-3,5%), mentre per gli uomini è solo -0,1%. Il tasso di disoccupazione femminile scende all’11,9% (-0,4 punti percentuali), mentre quello maschile rimane stabile al 10,3%. L’aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni interessa prevalentemente le donne (+0,3%) e in misura più lieve gli uomini (+0,1%). Il tasso di inattività femminile sale al 44,0% (+0,1 punti percentuali), mentre quello maschile rimane stabile al 25,3%

Interessanti i dati su base annua, soprattutto perché si evidenzia ancora una volta la crescita dei contratti a termine e il boom dell’occupazione degli ultracinquantenni (mentre è sempre complicata la situazione dei lavoratori tra i 25 e i 49 anni):

Si conferma l'aumento degli occupati (+0,5%, +109 mila), prevalentemente tra le donne. La crescita si concentra esclusivamente tra i lavoratori a termine (+363 mila) mentre i permanenti rimangono stabili e calano gli indipendenti (-255 mila). Aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+292 mila) ma anche i 15-24enni (+36 mila), mentre calano i 25-49enni (-219 mila). Nello stesso periodo diminuiscono i disoccupati (-4,8%, -143 mila) mentre gli inattivi restano sostanzialmente stabili.

33 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views