Violentata a 9 anni da amico di famiglia, condannati i genitori: “Non ci eravamo accorti di nulla”
Per l'accusa sapevano che la loro bambina veniva abusata sessualmente dall'amico di famiglia, ma per lunghissimo tempo avrebbero fatto finta di nulla e non sono mai intervenuti, per questo due genitori vicentini sono stati condannati insieme all'uomo che per anni avrebbe violentato la minore e non potranno più rivedere la figlia 15enne, già da tempo allontanata dall'abitazione e ora affidata a una tutrice in una casa protetta lontano dal Vicentino.
La torbida storia di abusi risale ad alcuni anni ma era venuta a galla nel 2021 quando l'allora 31enne amico di famiglia venne arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata nei confronti di persona minorenne. Le indagini a carico dell'uomo però erano partire già da qualche tempo dopo che la ragazzina, all'epoca 13enne, aveva confidato a una insegnante di scuola di essere continuamente vittima di abusi dall'età di 9 anni.
La professoressa si era rivolta subito alle forze dell'ordine che avevano posto sotto osservazione la famiglia per capire se i racconti della minore fossero reali. Le successive indagini avevano portato alla luce una realtà drammatica. Per gli inquirenti non solo gli abusi erano veri ma venivano consumati tra le mura domestiche mentre i genitori erano in casa. Per i carabinieri la coppia non avrebbe impediti né denunciati le violenze pur sapendo ma avrebbe continuano ad ospitale in casa il 33enne.
Una ricostruzione confermata dalla Procura e accetta dal giudice per le udienze preliminari che nel processo di primo grado con rito abbreviato ha condannato sia il 33enne, a 8 anni e 8 mesi di reclusione, sia i genitori, a 5 anni e 7 mesi ciascuno.
Tutti e tre gli imputati si proclamano innocenti e annunciano ricorso in Appello. L'uomo sostiene di non avere mai compiuto abusi sulla ragazzina mentre i genitori dicono si non essersi mai accorti di nulla
