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Va a funghi e raccoglie un’Amanita Phalloides: la moglie salvata in extremis con trapianto di fegato

Un uomo della provincia di Torino è andato a raccogliere funghi ed ha erroneamente portato a casa un’Amanita Phalloides, specie molto velenosa. La moglie l’ha mangiato ed è stata ricoverata d’urgenza e poi sottoposta a un trapianto di fegato in extremis. Ancora qualche ora e sarebbe morta.
A cura di Davide Falcioni
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C'era anche un' Amanita Phalloides tra i funghi raccolti dal marito: per questo una donna di 57 anni ha accusato un gravissimo malore e – se non fosse stata sottoposta a un trapianto di fegato d'urgenza all'ospedale Molinette di Torino – per lei non ci sarebbe stato nulla da fare.

La vicenda risale a una settimana fa: una coppia della provincia di Torino aveva mangiato funghi che erano stati appena raccolti dal marito: tra questi c'era anche la mortale Amanita Phalloides, che evidentemente non era stato riconosciuto. Nella notte di venerdì i due hanno iniziato a stare male e sono stati trasportati al Pronto soccorso dell'ospedale di Chivasso. La donna, 57 anni, continuava a peggiorare sensibilmente, tanto da essere stata trasferita inizialmente  in Rianimazione e poi, nella giornata di domenica, nel reparto di Terapia intensiva epatologica, diretta dal dottor Antonio Ottobrelli, dell'ospedale Molinette con una necrosi epatica acuta.

Lunedì, a seguito di tutti gli accertamenti diagnostici, la 57enne è stata trasferita nella Rianimazione 2 ospedaliera, diretta dal dottor Roberto Balagna, ed è stata inserita in lista d'attesa trapianto in "super urgenza nazionale" per insufficienza epatica acuta. Da quel momento avrebbe avuto massimo 48 ore di vita se non fosse arrivato un fegato compatibile da trapiantare. Grazie al Coordinamento regionale trapianti piemontese (diretto dal professor Antonio Amoroso), nella notte tra lunedì e martedì è stato trovato un fegato proveniente da un uomo deceduto in un'altra regione italiana. Martedì mattina, con una corsa contro il tempo, è stato effettuato un lungo e complicato trapianto di fegato, durato circa 8 ore. L'intervento è stato eseguito con successo e la donna è ora fuori pericolo.Nel frattempo il marito è ricoverato presso l'ospedale di Chivasso con lieve danno epatico ed un danno renale acuto.

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