Usa: 12 morti e 805 malati a causa delle sigarette elettroniche
Quando sono arrivate sul mercato, le sigarette elettroniche sono state presentate come accessori sostanzialmente innocui per la salute ma comunque in grado di soddisfare il bisogno di nicotina dei fumatori più accaniti. Dopo anni, però, il numero di casi confermati o probabili di malattia collegata all'utilizzo delle sigarette elettroniche è salito negli Stati Uniti a 805: l'hanno reso noto ieri, 26 settembre, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc).
Nell'ultima settimana si sono registrati 275 nuovi casi, portando il numero totale degli episodi accertati a 805, ovvero il 52 per cento in più rispetto ai 530 della scorsa settimana. I decessi invece segnalati al 24 settembre sono aumentati a 12. I funzionari sanitari stanno tentando di risalire alle cause delle malattie: "La maggior parte dei pazienti ha riportato una storia di utilizzo di prodotti per sigarette elettroniche contenenti Thc, componente psicoattiva della cannabis. Molti pazienti hanno riferito di aver usato Thc e nicotina, mentre alcuni hanno segnalato l'uso di prodotti per sigarette elettroniche contenenti solo nicotina", ha affermato Cdc. L'incremento di casi di malattie legate allo svapo ha portato alcuni Stati e l'amministrazione Trump a proporre di mettere al bando le sigarette elettroniche aromatizzate. In questo modo i funzionari pubblici sperano di scoraggiare l'uso di questi prodotti da parte degli adolescenti.
Secondo Konstantinos Farsalinos, ricercatore dell'Onassis Cardiac Surgery Center ad Atene, è necessario "essere molto attenti e non usare questi prodotti fino a che non si capisce quale ingrediente o contaminate in questi olii stia causano le malattie da svapo". L'attenzione è puntata sul mercato nero e sulla possibile presenza in commercio di prodotti non adeguatamente certificati e controllati, dunque potenzialmente pericolosi.
