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Uccisa a 20 anni dal Suv mentre fa jogging, la vita spezzata di Alessandra: “Animo gentile e buono”

Rabbia e dolore per la morte di Alessandra Arletti travolta e uccisa da un Suv mentre faceva jogging a Carpi. “Una tragedia che poteva essere evitata – spiegano i residenti – in quel tratto le auto vanno veloce, è pericolo”.
A cura di Chiara Ammendola
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Alessandra Arletti e il luogo dell'incidente
Alessandra Arletti e il luogo dell'incidente

È stata travolta e uccisa da un Suv mentre faceva jogging con un amico a Santa Croce, frazione di Carpi, la 20enne Alessandra Arletti. Per lei non c'è stato nulla da fare ed è morta sul colpo, mentre l'amico che era con lei è finito in un burrone con ferite gravi che lo hanno costretto a un ricovero in terapia intensiva all’ospedale civile di Baggiovara. Alla guida della Jaguar bianca un uomo di 60 anni, che dovrà rispondere dell'accusa di omicidio stradale: sottoposto ad alcoltest è risultato negativo.

Quel che resta del drammatico incidente avvenuto la sera dell'1 settembre è tanta rabbia per la morte di una giovane di appena 20 anni e preoccupazione per sorti dell'amico che nell'impatto ha riportato gravi traumi e gambe e torace. La sorella di Alessandra, che studiava all’istituto per geometri Guarini di Modena, racconta di una ragazza "bella, timida, gentile, seria e dolcissima". Ai social Federica, 24 anni, ha affidato il ricordo della sorella condividendo un suo scatto che la vede sorridente: “Mi hai lasciato un vuoto immenso, vola in cielo amore mio”.

Alessandra viveva con la famiglia in via Cadamosto, a pochi chilometri da dove è avvenuto l'incidente. La giovane stava facendo jogging con l'amico quando, giunti nei pressi di via Traversa, a Santa Croce, il Suv li ha travolti. La dinamica di quanto accaduto è ancora al vaglio della polizia locale dell’Unione Terre d’Argine che ha effettuato i rilievi sul luogo dell'incidente e ora dovrà interrogare il conducente del Suv.

Una tragedia che poteva essere evitata secondo chi frequenta e vive nella zona: “È una strada pericolosa – spiegano i residenti – le auto vanno troppo forte e inevitabilmente si crea una situazione di pericolo per pedoni e ciclisti che l’attraversano per fare attività sportiva sulle strade laterali meno trafficate”. Anche il sindaco Alberto Bellelli ha voluto esprimere il cordoglio ai famigliari con un post su Facebook: “Morire a 20 anni, nel pieno della vita, lascia tutti quanti noi senza parole. La commozione e lo sgomento sono le sensazioni che sta esprimendo la nostra Comunità”.

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