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Treviso, in guardia medica con cefalea e febbre alta: 48enne in rianimazione per meningite

Il paziente è stato accompagnato dai familiari all’Ambulatorio della Guardia Medica di Castelfranco veneto con febbre altissima e cefalea molto intensa. È stato trasferito in ospedale dove si è avuta la conferma che si trattava di un caso di meningite da meningococco. È scattata così la profilassi per parenti, amici e colleghi di lavoro.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo caso di meningite in Veneto dove nelle scorse ore un uomo di 48 anni è stato ricoverato in condizioni serie nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, con una diagnosi di meningite meningococcica. L'allarme è scattata sabato sera quando l'uomo, già fortemente sofferente, è stato accompagnato dai familiari con propri mezzi all'Ambulatorio della Guardia Medica di Castelfranco. L'uomo lamentava febbre alta e fortissima cefalea e i medici inoltre hanno riscontrato nel paziente petecchie e stato sensorio compromesso. Per questo è stato allertato subito il 118 ed è stato deciso l'immediato trasferimento in ospedale, avvenuto in ambulanza. Il quarantottenne così è stato preso in carico dal pronto soccorso e poi trasferito al reparto di rianimazione dove è stato ricoverato.

Come ha reso noto oggi la Direzione Sanitaria dell'Azienda Ulss 2, appena avuta la conferma che si trattava di un caso di meningite da meningococco, il Dipartimento di Prevenzione di Asolo, in provincia di Treviso, competerete per territorio, ha fatto subito scattare il protocollo di prevenzione previsto per questi casi. Principalmente è  stata avviata la procedura di profilassi per tutte quelle persone che siano state a contatto con l'uomo nei giorni precedenti all'emergere dei sintomi della malattia. I sanitari dell'Asl hanno contattato familiari e colleghi di lavoro dell'uomo per l'avvio del trattamento che per il momento interesserà, complessivamente solo una quindicina di persone. Intanto il 48enne continua la terapia in ospedale e, anche se la prognosi resta riservata, il quadro clinico sembra evolvere positivamente rispetto alla gravità delle condizioni iniziali con cui era arrivato al pronto soccorso.

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