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Travolse bimbi col suv a Vittoria: aveva tentato uccidere uomo per uno sguardo di troppo

Rosario Greco, il 37enne detenuto con l’accusa di omicidio stradale perché – alla guida di un Suv –  l’11 luglio scorso travolse e uccise due cuginetti a Vittoria, quasi un mese prima aveva accoltellato un coetaneo per uno sguardo di troppo mentre si trovava davanti a un camioncino allestito a bar.
A cura di Davide Falcioni
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Rosario Greco, l'uomo di 37 anni detenuto con l'accusa di omicidio stradale perché – alla guida di un Suv –  l'11 luglio scorso travolse e uccise due cuginetti a Vittoria, quasi un mese prima avrebbe accoltellato un coetaneo per uno sguardo di troppo mentre si trovava davanti a un camioncino allestito a bar. A scoprirlo è stata la polizia che gli ha notificato in carcere una ordinanza di custodia cautelare per tentativo di omicidio emessa dal giudice per le indagini preliminari di Ragusa.

La sera del 15 giugno Greco, infastidito da uno sguardo, avrebbe ferito con una pugnalata un avventore di un camioncino di panini sempre a Vittoria. La vittima, sanguinante, è riuscita a raggiungere autonomamente il pronto soccorso, ma non ha presentato denuncia, così come nessuno dei testimoni ha chiamato le forze dell'ordine. Ai medici che lo hanno medicato ha raccontato di essersi ferito da soli accidentalmente; la sua versione tuttavia non ha convinto i sanitari, che hanno allertato una volante. Sono quindi scattate le indagini, la Procura ha chiesto la consulenza del medico legale che ha stabilito che la coltellata poteva uccidere e gli uomini della mobile hanno visionato le telecamere di sorveglianza della zona. I filmati hanno chiarito tutto e hanno portato a una nuova denuncia per Greco.

Rosario Greco era stato tratto in arresto nella notte del 12 luglio scorso con l'accusa di avere investito e ucciso due cuginetti, Alessio e Simone, mentre era alla guida di una bmw sotto l'effetto di alcool e di sostanze stupefacenti. L'uomo è il figlio di Elio Greco, il "re" degli imballaggi di Vittoria. L'imprenditore, secondo la ricostruzione fatta dal Tribunale di Catania che lo scorso mese di gennaio gli ha sequestrato beni per un valore complessivo di quasi 35 milioni di euro, è stato un affiliato al clan Dominante-Carbonaro e vicino alla famiglia mafiosa gelese dei Rinzivillo. Nelle 36 pagine di decreto di sequestro dei beni viene ricostruita l’ascesa economica di Greco e dei suoi parenti più prossimi, una famiglia che tra il 1987 e il 1999 non ha dichiarato redditi e che dal duemila ha invece costituito un vero impero a Vittoria. Un’impennata dovuta soprattutto all’ingresso nel settore degli imballaggi usati per confezionare i prodotti ortofrutticoli, in un territorio che ha nel mercato di primaticci il principale motore economico della zona.

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