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Tragedia a Teramo, coppia trovata morta davanti al braciere acceso per scaldarsi durante la notte

I primi rilievi del medico legale lasciano ipotizzare che le cause del decesso siano da attribuire a un avvelenamento involontario da monossido di carbonio spigionato dal braciere ritrovato accanto ai corpi.
A cura di Antonio Palma
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Tragedia della solitudine e della povertà quella scoperta nelle scorse ore dai carabinieri in un palazzo di Teramo. In un appartamento dello stabile, i militari hanno rinvenuto i corpi senza vita di un uomo e una donna accanto al braciere acceso per scaldarsi durante la notte le cui esalazioni con molta probabilità si sono rivelati fatali.

Sui due cadaveri, infatti, non sono stati trovati segni evidenti di violenza e l’ipotesi più probabile è che le due vittime siano state colpite dalle esalazioni di monossido di carbonio spigionatisi proprio dal braciere acceso per combattere il freddo notturno.

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La tragedia è stata scoperta nella notte tra mercoledì e giovedì in una palazzina di edilizia popolare ma in rovina e formalmente disabitata in via Luigi Longo a Teramo. Una pattuglia di carabinieri è accorsa sul posto dopo una segnalazione di alcuni senzatetto che avevano scelto il palazzo per trascorrere la notte e hanno denunciato la possibile presenza di due corpi senza vita.

I militari, intervenuti intorno alla mezzanotte e un quarto di giovedì si sono ritrovati in effetti davanti ai corpi esanimi di un uomo e una donna. Per loro inutili i soccorsi, erano già deceduti.

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I successivi accertamenti investigativi dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Teramo, hanno permesso di identificare le due vittime. Si tratta di un 26enne cittadino extracomunitario originario del Gambia e di una donna teramana di 44 anni.

I due pare che occupassero abusivamente l’alloggio popolare al piano rialzato ella fatiscente palazzina.

I primi rilievi del medico legale lasciano ipotizzare che le cause del decesso siano da attribuire a un avvelenamento involontario da monossido di carbonio spigionato dal braciere ritrovato accanto ai corpi.

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