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Traffico di farmaci dopanti dall’Est Europa, blitz in tutta Italia tra palestre e centri sportivi

I carabinieri di Ascoli Piceno e del Nas di Ancona hanno portato a termine una operazione antidoping volta a smantellare un traffico di farmaci dopanti immessi sul territorio nazionale provenienti dall’Est Europa. Durante le perquisizioni effettuate in 30 città italiane sono state sequestrate migliaia di confezioni di farmaci dopanti per un giro d’affari da 500mila euro.
A cura di Susanna Picone
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I carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno e del Nas di Ancona hanno portato a termine una operazione antidoping volta a smantellare un ingente traffico di farmaci dopanti provenienti dall'Est-Europa e immessi sul territorio nazionale. Cinquantacinque le persone che risultano indagate a piede libero. Durante le perquisizioni, effettuate dai carabinieri in 30 città italiane, sono state sequestrate migliaia di confezioni di farmaci dopanti: si tratta di medicinali contenenti nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti, per un giro d'affari di circa 500.000 euro. I farmaci erano destinati a palestre ma anche a ciclisti e altri sportivi a livello amatoriale. Le indagini, coordinate dalla Procura di Ascoli Piceno, hanno permesso di disarticolare una rete composta da decine di persone. Le ipotesi di reato sono di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, importazione illegale e vendita di medicinali al pubblico on line senza autorizzazione, ma anche con ricette mediche falsificate.

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L'indagine partita da Ascoli Piceno – L'indagine, iniziata nel 2018, è partita dai movimenti di un uomo di Folignano (Ascoli Piceno) sospettato di svolgere un'attività di commercio illecito di sostanze dopanti, ma ben presto si è allargata a tutta Italia consentendo di individuare decine di persone, atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, avvezzi all'acquisto e alla commercializzazione di farmaci ad effetto dopante importati dall'Est Europa. Sono così stati ricostruiti ruoli e funzioni degli indagati, residenti in 30 province italiane e impegnati a proporre tramite i social in tutto il territorio nazionale, sia a consumatori che a rivenditori al dettaglio, ingenti quantitativi di farmaci importati illecitamente. Migliaia le confezioni sequestrate nelle 55 perquisizioni effettuate: Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani , Brescia, Cagliari, Cremona, Ferrara, Foggia, Latina,  Lodi, Lucca, Massa Carrara, Messina,  Milano, Padova,  Parma, Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria, Roma, Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Varese e Viterbo.

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