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Omicidio Torremaggiore, ultime notizie

Torremaggiore, parla Tefta, mamma di Jessica: “Mio marito aveva comprato i coltelli 3 giorni prima”

Secondo Tefta Malaj, la mamma di Jessica, la 16enne uccisa a coltellate dal padre Taulant Malaj nella notte tra il 6 e il 7 maggio scorsi, l’omicidio sarebbe stato premeditato.
A cura di Davide Falcioni
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"Non sono mai stata così a lungo lontana da mia figlia". Sono le parole strazianti pronunciate ai microfoni de La Vita in Diretta da Tefta Malaj, la mamma di Jessica, la ragazza di 16 anni uccisa a coltellate dal padre Taulant Malaj nella notte tra il 6 e il 7 maggio scorsi. La donna questa mattina ha lasciato per qualche ora il reparto di chirurgia generale del Policlinico di Foggia per partecipare ai funerali della figlia nella chiesa del Gesù Divino Lavoratore a Torremaggiore (Foggia).

Poi, tornata in ospedale, Tefta  ha raccontato alla giornalista Rai Monica Arcadio la sua verità: "Da quando due anni fa ha iniziato a molestare mia figlia tutto è cambiato", dice riferendosi agli abusi commessi dal marito Taulant. Poi aggiunge: "Da allora mia figlia non l'ha mai voluto a casa". Tuttavia, "se l'avessi cacciato di casa quello che è successo ora sarebbe successo già due anni fa".

Taulant Malaj e il figlio
Taulant Malaj e il figlio

Le violenze ai danni di Jessica avrebbero avuto inizio quando lei aveva 14 anni. Sua madre però non le aveva inizialmente creduto e per verificare aveva installato delle telecamere in casa: "Quando gli ho mostrato i filmati non ha più detto niente. Gli ho detto: ‘Vai, e non ti denuncio. Restiamo così, basta che non stai più vicino a noi'. Se n'è andato ma è tornato di nuovo dopo una settimana". Anche dopo essere rientrato a casa Taulant Malaj avrebbe continuato a molestare la figlia, anche spiandola quando era in compagnia delle amiche.

Una situazione ormai diventata insostenibile per Jessica e per sua madre Tefta, convinta che il massacro in cui lei è stata ferita e sua figlia uccisa – insieme al barista 51enne Massimo De Santis, vicino di casa della famiglia – fosse stato attentamente pianificato e non invece conseguenza di un "raptus": "Tre giorni fa ha detto ‘Sono andato a comprare i coltelli‘". L'arma "non è un coltello di casa nostra. Un padre non fa queste cose ad una figlia. Jessica sarà sempre presente nel mio cuore e nella mia mente, non so come farò a vivere senza di lei".

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