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Covid 19

Tornano a salire i ricoveri covid in Italia, Fiaso: +39%, soprattutto anziani senza quarta dose

“Bisogna nsistere con la co-somministrazione dei vaccini contro l’influenza stagionale e contro il Covid” avvertono dalla Fiaso alla luce della repentina inversione di tendenza dei ricoveri.
A cura di Antonio Palma
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Siamo di fronte a una "Repentina inversione di tendenza" dei ricoveri covid in Italia nell'ultima settimana.

A segnalarlo è la Fiaso, la Federazione aziende ospedaliere e sanitarie, fornendo i numeri sull'andamento del pandemia covi in Italia nell'ultimo report diffuso oggi.

Negli ultimi sette giorni, infatti, il numero dei pazienti covid ricoverati, sia nei reparti ordinari sia nelle rianimazioni, è salito del 39,7%, stando ai dati della rilevazione del 4 ottobre negli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso.

Dati che indicano dunque una netta e improvvisa ripresa dell'occupazione dei posti letto Covid negli ospedali. Solo una settimana fa, infatti, il numero dei ricoverati era aumentato di appena il 5% e tutto a carico di pazienti Con Covid, cioè trovati positivi in ospedale dove però ernoa giunti per altre patologie.

Fortunatamente si tratta ancora di numeri ridotti in termini assoluti, soprattutto quelli delle terapie intensive. In particolare infatti sono cresciuti i ricoveri nei reparti Covid ordinari che fanno registrare un +38% e con un incremento maggiore dei pazienti Con Covid rispetto ai Per Covid.

La curva dei ricoveri è salita maggiormente al Nord (+69%), mentre è più contenuta al Centro (+33%) e al Sud e nelle isole dove la crescita è inferiore rispetto al resto del Paese (+18%).

Per quanto riguarda il tipo di pazienti, i nuovi ricoverati  arrivati in ospedale con infezione da Sars-Cov-2 sono soprattutto anziani non vaccinati o senza quarta dose. L’età media è di 74 anni e l’83% ha ricevuto la vaccinazione da oltre 6 mesi. Per quanto riguarda i pazienti in rianimazione, inoltre, la percentuale di no vax sale al 25%.

"I soggetti più a rischio complicazioni in questa fase sono soprattutto gli anziani e i fragili ed è soprattutto a loro che dobbiamo rivolgere l’attenzione della campagna vaccinale: occorre spingere sull’acceleratore della quarta dose per chi, nonostante l’età e la presenza di altre patologie, non ha ancora ricevuto la somministrazione" ha commentato il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore.

"È necessario un lavoro di squadra delle aziende sanitarie e ospedaliere con tutti i medici di medicina generale per garantire una protezione ai soggetti più vulnerabili. Oggi parte anche la campagna anti-influenzale e rappresenta un’occasione per insistere con la co-somministrazione dei vaccini contro l’influenza stagionale e contro il Covid. Serve uno sforzo di tutti” ha aggiunto Migliore.

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