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Tentato sequestro a Torino, donna legata con fascette: rapitori volevano recuperare del denaro

Ci sarebbe una storia di recupero crediti che parte dalla Germania dietro il tentativo di sequestro di persona sventato questa mattina a Torino dalla polizia che ha fermato un furgone sul quale viaggiava una donna legata con delle fascette. A dare l’allarme erano stati alcuni passanti da piazza San Carlo, nel pieno centro di Torino.
A cura di Davide Falcioni
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Un sequestro di persona è stato sventato a Torino dalla polizia. Agenti della squadra volanti hanno bloccato dopo un lungo inseguimento un furgone in corso Vinzaglio su cui, insieme a tre uomini di nazionalità straniera, si trovava una donna legata con delle fascette. A dare l'allarme poco prima delle 11 erano stati alcuni passanti da piazza San Carlo che avevano assistito alla scena. Dai primi accertamenti della squadra mobile è emerso che ci sarebbe una storia di recupero crediti che parte dalla Germania dietro il tentativo di sequestro di persona sventato dalla polizia. I tre uomini sul furgone sono tutti di nazionalità tedesca. In stato di fermo anche una quarta persona, loro connazionale.

Il tentato sequestro è avvenuto all'angolo con via Giolitti e piazza Cln, davanti al bar gelateria Cecchi. La donna, una signora bionda di una cinquantina d'anni, stava passeggiando insieme a un uomo. I passanti presenti al momento dell'accaduto hanno raccontato che la coppia era italiana. I rapitori sono arrivati con un furgone Volkswagen nero e hanno cercato di caricare entrambi, ma sono riusciti a portare via soltanto lei. Il furgone Volkswagen Transporter Kombi, che aveva i vetri oscurati, è arrivato contromano da piazza Cln e si è fermato all’angolo con via Giolitti, di fronte a Cecchi Gelato del Nonno. Dal furgone sono usciti due o tre uomini, a seconda delle testimonianze, a quanto pare anche armati e con il volto nascosto dai passamontagna. "Lei ha cominciato a urlare", ha raccontato un testimone, aggiungendo che i rapitori gridavano ancora più forte. Dopo aver caricato la donna, i sequestratori sono risaliti sul furgone e hanno svoltato a sinistra, per imboccare a forte velocità via Alfieri e poi via XX Settembre.

A quanto emerso, volevano nascondersi in un parcheggio privato in via Giusti, a poca distanza dalla questura, i tre uomini che avevano sequestrato la donna in piazza San Carlo a Torino. "Sono scesi – ha raccontato Andrea, il titolare dell'esercizio – e mi hanno chiesto se potevano lasciare il furgone al piano di sotto. Parlavano in inglese, sembravano dell'Est. Quando gli ho detto di no, spiegando loro che il furgone era troppo grosso, hanno fatto inversione per uscire. Ma si sono trovati davanti la polizia".

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