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Torino. Picchiata e gettata sull’asfalto da un’auto in corsa. Così è stata uccisa una 20enne

Anxhela Meçani, 20enne albanese, potrebbe essere entrata nella macchina del cliente sbagliato. Ma non è escluso che possa essere stata punita dai suoi ‘protettori’ come avvertimento per le connazionali. La giovane è stata ritrovata in fin di vita sulla tangenziale di Torino, tra La Loggia e Stupinigi; è morta all’ospedale di Moncalieri.
A cura di Biagio Chiariello
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Picchiata selvaggiamente e lanciata da un'auto in corsa. Così è morta ieri sera, 10 giugno Anxhela Meçani, 20enne di nazionalità albanese, all'ospedale Santa Croce di Moncalieri, dove era arrivata in serata in condizioni disperate. Secondo le ricostruzioni, la giovane è stata ritrovata in fin di vita sulla tangenziale di Torino, tra La Loggia e Stupinigi. Un automobilista si sarebbe accorto di quanto stava succedendo, si è fermato e ha subito chiamato la polizia. La giovane, quasi sicuramente una prostituta, è stata subito soccorsa dal personale del 118 e trasportata d'urgenza in ospedale. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime: lesioni agli organi interni, causate dal volo fuori dalla macchina, ma non solo. I medici riconoscono anche i segni del persone, anche quelle hanno lasciato ferite molto serie. Purtroppo lo staff sanitario del nosocomio piemontese non ha potuto far nulla per salvarle la vita. Il cuore della ragazza si è fermato domenica sera, poco dopo le 20.

Sulla vicenda ora ci sono investigatori della Squadra mobile di Torino. Per il momento non è esclusa alcuna pista. Forse sabato sera è salita sull'auto di un cliente sbagliato oppure qualcuno che gestisce il racket della prostituzione nella zona ha deciso di punirla. Un avvertimento, forse, per altre connazionali. Dai primi riscontri effettuati in ospedale, la 20enne non sarebbe morta per la caduta dall'auto in corsa: sono state proprie le botte subite a condannarla. Gli inquirenti hanno fatto un appello a chiunque abbia visto qualcosa. Al vaglio anche i video delle telecamere di sorveglianza della città con la speranza di trovare i fotogrammi dell’uomo o degli uomini che erano sull’auto.

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