122 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Torino, morto suicida Angelo Burzi: era stato consigliere della Regione Piemonte

L’ex assessore regionale Burzi, 73 anni, si sarebbe esploso un colpo di pistola alla testa. Lo scorso 14 dicembre era stato condannato a 3 anni nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli.
A cura di Biagio Chiariello
122 CONDIVISIONI
Immagine

È morto a Torino l'ex assessore regionale Angelo Burzi, una delle figure di spicco del mondo politico piemontese nell'area del centrodestra. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un suicidio. Burzi si sarebbe esploso un colpo di pistola alla testa. Ai carabinieri, che stanno svolgendo accertamenti, l'arma risulta regolarmente denunciata. Aveva 73 anni.

La condanna a 3 anni nell'inchiesta Rimborsopoli

Una decina di giorni fa Angelo Burzi era stato condannato a 3 anni dalla Corte di Appello di Torino nell'ambito dell'inchiesta ‘Rimborsopoli' che ha coinvolto anche l'ex governatore della Regione, Roberto Cota.  L’accusa era di peculato e si riferiva alle spese di fondi destinati ai gruppi rappresentati in Consiglio regionale negli anni 2010-2014. Il processo è ritornato sui banchi del giudizio dopo che la Cassazione nel 2019 aveva annullato la precedente sentenza d’appello ordinario. In particolare, al vaglio dei giudici c’erano le modalità con cui gli allora consiglieri utilizzarono i fondi destinati al funzionamento del gruppo di appartenenza.

Chi era Angelo Burzi

Classe ’48, si era laureato in ingegneria elettronica. Tra i fondatori di Forza Italia nella Regio Piemonte, dal 1994 fino al ’95 era stato il coordinatore per la provincia di Torino. Successivamente fu eletto in Consiglio regionale nella lista maggioritaria. E’ stato anche capogruppo del partito ed anche presidente della Commissione speciale per la revisione dello Statuto regionale sino al maggio ’97. La fondazione Magellano, promossa cinque anni fa, era stata la sua ultima iniziativa: un pensatoio per rilanciare Torino perché come aveva detto in un'intervista a "Lo Spiffero" “bisogna ragionare guardando a dopodomani, perché dall’attuale situazione critica in cui vive Torino e, di conseguenza, il Piemonte non si esce in un batter d’occhio”.

122 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views