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Timbro sbiadito sulla carta d’identità, turista italiana finisce in cella in Germania

La disavventura di un 25enne di Agrigento volata in Germania per festeggiare la sua Laurea. Ai controlli in aeroporto a Francoforte si sono convinti che il suo documento fosse falso, l’hanno fermata e rinchiusa in cella dopo averle tolto tutto ma in realtà la carta d’identità era solo sbiadita e usurata.
A cura di Antonio Palma
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Doveva essere una bella vacanza per festeggiare la sua Laurea appena conseguita ma il viaggio in Germania di una 25enne siciliana si è trasformato in un incubo ancora prima di iniziare. Come racconta il quotidiano La Sicilia, l'wpisodio è avvenuto nei giorni scorsi quando, appena sbarcata in aeroporto, la ragazza si è ritrovata in stato di fermo per irregolarità sui documenti di riconoscimento, bloccata e rinchiusa. La venticinquenne non aveva una carta d'identità falsa ma solo un po' logora e sbiadita ma per sua sfortuna si è trovata davanti ad agenti di frontiera inflessibili che, dopo averle contestato il documento, l'hanno posta in stato di fermo e rinchiusa in cella. Protagonista suo malgrado dell'accaduto è Marta Lazzano 25enne di Agrigento, ancora sotto shock per quanto le è accaduto

"Sono stata portata via come una delinquente. Ho cercato di spiegare, che la foto era vecchia di qualche anno, ed ovviamente ero diversa, con parte del timbro che era sbiadito. Tutto inutile" ha raccontato allo stesso quotidiano siciliano la 25enne laureata in archeologia. Dopo il fermo è stata condotta  presso un vicino Commissariato dove è stata privata di tutti suoi effetti personali e rinchiusa in una cella. La situazione  si è sbloccata solo dopo ore quando le hanno permesso di fare una telefonata i genitori per informali dell'accaduto. A questo punto si è mossa la Farnesina che ha mobilitato il console italiano in Germania. È stato necessario la conferma sulla validità di quel documento da parte dalla Questura di Agrigento per convincere le autorità tedesche che era tutto regolare e a rilasciare la 25enne. Per la ragazza però è stato necessario far arrivare un documento di emergenza in modo tale da passare i controlli e tornare a casa. “Se non fosse per il Console e, soprattutto, per la Questura di Agrigento, non so come mi sarebbe finita di fronte ad un’ostinatezza senza eguali" ha concluso la ragazza.

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