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Tiene segregato in casa lo zio disabile, lo picchia e lo filma: video è virale, arrestato 25enne

Per il 25enne è scattato l’arresto con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. Lo zio è stato preso in carico dai servizi sociali e trasferito in una struttura protetta.
A cura di Antonio Palma
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Teneva segregato in una stanza di casa lo zio disabile mentale che non aveva nessuna possibilità di uscire, nemmeno per andare in bagno, e lo avrebbe picchiato, filmando la scena che è stata poi pubblicata online e condivisa diventando virale.

Sono queste le pesantissime accuse nei confronti di un giovane 25enne pugliese arrestato nel pomeriggio di martedì dai carabinieri a Mottola, nel Tarantino, dopo che un video delle percosse era diventato virale sui social ed era stato segnalato ai militari dell'arma.

Il fermo infatti è scattato dopo che i militari sono venuti in possesso di un video che ritraeva il giovane che picchiava con un bastone in casa una persona con evidenti problemi di natura psichica. I militari hanno subito identificato il 25enne, già noto alle forze dell'ordine, e di conseguenza lo zio con il quale condivide l'abitazione.

Quando i militari sono arrivati nell'appartamento, al primo piano di una palazzina, hanno appurato che lo zio 57enne del ragazzo era rinchiuso in una stanza da solo senza neanche una bottiglia d'acqua e nessuna possibilità di uscire.

Inoltre nella stessa stanza i carabinieri hanno rinvenuto un telecamera accesa che trasmetteva  tutto in diretta sul cellulare del 25enne e il bastone ripreso nel video diffuso online.

Sull'uomo segregato sono state riscontrate varie lesioni ed ecchimosi e quindi è stato richiesto il suo trasporto con l'ambulanza del 118 in ospedale dove però le sue condizioni generali di salute sono state giudicate buone.

L'uomo è stato quindi preso in carico dai servizi sociali del comune di Mottola e trasferito in una struttura protetta.

Per il 25enne invece è scattato l'arresto con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona.

Le indagini però proseguono per accertare se oltre al video incriminato vi siano altri episodi analoghi e per capire le ragioni delle violenze sullo zio da parte del giovane. Il telefono su cui vi erano i video è stato sequestrato così come l'attrezzatura usata per filmare.

La vicenda ha molto turbato la comunità locale. "Provo profondo sgomento per l'episodio di cronaca che ha coinvolto un nostro concittadino affetto da disabilità e costretto a subire violenze e maltrattamenti da parte di un familiare" ha dichiarato il sindaco di Mottola Giampiero Barulli.

"Grazie alla professionalità delle forze dell'ordine e dei nostri servizi sociali è stata prontamente trovata una degna sistemazione al povero malcapitato, in una struttura protetta dove potrà essere seguito con cura ed attenzione" ha aggiunto il primo cittadino, sottolineando che "La comunità mottolese è composta da persone perbene che condannano la violenza in ogni sua espressione e auspicano che la giustizia faccia il suo corso e possa adottare i provvedimenti più adeguati per un atto così incomprensibile".

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