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“Ti faccio volare fuori dalla finestra”, violenze in casa di riposo: indagate 13 operatrici

Le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce i maltrattamenti e una quotidianità fatta di continue vessazioni fisiche e psicologiche all’interno della struttura. Accusata anche la cordinatrice per non aver denunciato i fatti di cui sarebbe stata a conoscenza.
A cura di Antonio Palma
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"Stai fermo qua e aspetta la tua ora", "ti faccio volare fuori dalla finestra come Superman", son solo alcune delle frasi intercettate dai carabinieri in una in casa di riposo di Reggio Emilia e rivolte agli anziani ospiti nella struttura, vittime di abusi e violenze continue da parte delle operatrici sociosanitarie. Sono 14 in tutto le donne indagate dai militari nell'ambito dell'inchiesta, denominata Pietas e coordinata dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, che ha portato alla luce maltrattamenti e una quotidianità fatta di continue vessazioni fisiche e psicologiche  all'interno della struttura. Si tratta di 13 operatrici sociosanitarie tra i 54 e i 35 anni e della coordinatrice della struttura. A carico di sei indagate i carabinieri hanno eseguito la misura cautelare della sospensione di operatore sociosanitario per un periodo compreso tra i 6 ed i 12 mesi, come disposto dal gip su richiesta della Procura reggiana, ma le accuse per tutte sono gravissime.

Le indagini, che si sono avvalse anche di telecamere per registrare quanto avveniva all'interno, hanno accertato che molti degli anziani  ospiti della struttura comunale convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, invece di essere accuditi venivano strattonati, offesi e lasciati per ore sporchi e senza nessun aiuto. "Ti lascio in mezzo alla cacca", "arrivo e stai nella piscia", "ti faccio volare fuori dalla finestra come Superman",  “se parli ti metto la merda in bocca”, sono altre frasi registrate e pronunciate da alcune delle indagate  nel pieno dell'attività della struttura. Non mancavano momenti di violenza fisica con percosse  e anche pugni al volto dei poveri anziani. Invece di rispondere alle loro richieste, gli anziani ospiti venivano addirittura allontanati dal sistema di allarme al fine di impedirne l’attivazione.

Le indagini dei carabinieri erano sono scattate a seguito delle denunce fatte dai familiari di alcuni anziani ricoverati nella struttura che avevano scoperto sui loro congiunti ospiti della struttura  evidenti segni di violenza poi ricondotti ai soprusi subiti. Le tredici operatrici sociosanitarie ora sono chiamate a rispondere del reato di maltrattamenti aggravati dall’averli commessi nei confronti di persone incapaci di potersi difendere nonché dall’essere stati commessi da persone incaricate di un pubblico servizio. Per la coordinatrice della struttura l'accusa invece è di omissioni di atti d’ufficio per aver omesso, essendo a conoscenza dei fatti, di denunciarli all’autorità giudiziaria.

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