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Terremoto Palermo, per l’Ingv la situazione è sotto controllo: “Ma potrebbero esserci altre scosse”

Raffaele Azzaro, sismologo dell’Ingv e responsabile unità funzionale pericolosità sismica, sul terremoto di oggi a Palermo, avvertito soprattutto in provincia, tra Termini Imerese e Cefalù, a Fanpage.it: “Non possiamo prevedere l’evoluzione di questi eventi che stiamo registrando. Allo stato attuale, se tutto si mantiene così, siamo nel quadro della normale attività sismica della zona”.
A cura di Ida Artiaco
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Il terremoto che è stato registrato questa mattina nella zona di Palermo e avvertito con una certa risonanza in provincia, in particolare tra Termini Imerese e Cefalù, non è una novità per la zona del basso Tirreno, ma non è possibile prevederne l'evoluzione pur non escludendo la possibilità di ulteriori scosse più forti. È questo, in sintesi, quanto ha spiegato a Fanpage.it Raffaele Azzaro, sismologo dell'Ingv e responsabile unità funzionale pericolosità sismica, che ha fatto il punto sulla scossa di magnitudo 4.3 verificatasi alle 6:14 di oggi e delle altre 4 che ne sono seguite, in particolare quella delle 13:16 di magnitudo 3.6.

Secondo l'esperto "si è trattato di eventi localizzati a una decina di chilometri fuori costa, quindi in mare, a profondità variabili. Il terremoto registrato questa mattina presto, che è stato il più energetico con una magnitudo di 4.3, è stato a 6 chilometri di profondità. È un tipo di sismicità che conosciamo, la zona del basso Tirreno è abbastanza sismica e nel corso dell'anno registriamo sempre sciami più o meno consistenti. Basti ricorda che in quest'area nel 2002 si è generata l'importante sequenza sismica che il 6 settembre è culminata col terremoto di 5.6 che ha provocato danni a Palermo e in altre località circostanti. Dal punto di visto sismo-tettonico conosciamo bene questa zona, è caratterizzata da attività modesta ma che ogni tanto è costellata da eventi più forti, discretamente o abbastanza dannosi".

Ma Azzaro ha rassicurato sul fatto che al momento la situazione è sotto controllo: "L'evento di oggi è stato avvertito perché si tratta di valori di magnitudo sensibili per la popolazione ma che non producono nessun genere di danno o di effetto serio o permanente. Questo spiega anche la risonanza mediatica che c'è stata. Non possiamo prevedere l'evoluzione di questi eventi che stiamo registrando. Allo stato attuale, se tutto si mantiene così, siamo nel quadro della normale attività sismica della zona. Potrebbero esserci altre scosse di lieve entità e magnitudo moderata perché valori di 4.3 come quella di oggi ne abbiamo registrate migliaia nel corso degli anni. Sono valori bassi, fin quando rimane questa la situazione è possibile che ce ne siano altre ma non siamo in grado di capire quali. Parliamo comunque di pochissime scosse, nemmeno potrebbe chiamarsi sequenza".

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