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Tenta di uccidere il figlio disabile a martellate, poi si suicida: la tragedia familiare a Modena

Ha tentato di uccidere il figlio disabile a martellate e poi si è tolto la vita. Il dramma famigliare nelle campagne di Modena: a scoprire i corpi il figlio maggiore dell’uomo.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Ha colpito il figlio alla testa con un martello poi, probabilmente convinto di averlo ucciso, si è suicidato. È accaduto giovedì sera a Modena, all'interno di una villetta nelle campagne a sud della città al cui interno è stato trovato il corpo ormai senza vita dell'uomo, un 69enne la cui identità non è stata resa nota, e quello agonizzante del figlio. Quest'ultimo, 38 anni, è stato soccorso e trasportato in ospedale dove si trova tutt'ora ricoverato.

Sulla tragedia famigliare su cui stanno indagando gli agenti della Squadra mobile di Modena, emergono sempre più elementi col passare delle ore, soprattutto grazie al racconto dell'altro figlio del 69enne, colui che, tornato a casa, ha fatto la macabra scoperta.

Stando quanto si apprende infatti sembra che l'uomo si prendesse cura del figlio, affetto da distrofia muscolare, da sempre. La moglie era ricoverata in ospedale per una grave malattia e, sembra che sia stato proprio l'aggravarsi delle condizioni della donna a gettare nello sconforto il 69enne.

Giovedì sera, approfittando del fatto che il figlio maggiore fosse uscito per trascorrere la serata fuori, ha afferrato un martello e ha colpito il figlio alla testa, probabilmente mentre dormiva. Almeno due i colpi sferrati prima di togliersi la vita. Quando i soccorritori sono giunti sul posto per lui non c'era ormai più nulla da fare mentre il 38enne è stato trasportato all’ospedale di Baggiovara in gravi condizioni.

“Lo accompagnava dappertutto – dicono i conoscenti così come riportato da IlRestodelCarlino – al lavoro, a fare le commissioni, ai concerti. Il ragazzo lavorava e aveva fatto anche il dj in discoteca. Malgrado la disabilità, aveva una vita piena e non ho mai sentito il padre lamentarsi”.

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