1.087 CONDIVISIONI
Covid 19

Tassa Covid-19 sugli scontrini, i centri estetici: “Dati falsi, solo l’1,56% l’ha applicata”

Dopo la denuncia del Codacons sulla cosiddetta tassa Covid-19 sugli scontrini di parrucchieri e centri estetici, Confestetica, l’associazione nazionale maggiormente rappresentativa di quest’ultimi, è intervenuta per chiarire che “i dati presentati sono falsi, il 98,44% dei centri estetici non applica alcun contributo. Tutto questo ci sembra scorretto e infamante”.
A cura di Ida Artiaco
1.087 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Da quando hanno riaperto, lo scorso lunedì 18 maggio, i clienti di parrucchieri e centri estetici non fanno che parlare d'altro: l'introduzione sullo scontrino di una nuova voce, ribattezzata "tassa Covid-19", che consiste in un aumento da 2 a 4 euro dei prezzi, una sorta di extra da pagare, per rientrare dalle spese effettuate per i costi sostenuti a causa dell’emergenza Coronavirus. Persino il Codancos è intervenuto nei giorni scorsi per denunciare il rincaro, protesta alla quale si è unita anche l’Unione nazionale consumatori, che ha ricevuto segnalazioni simili e che ha chiesto agli esercenti di ritirare quella che definisce "tassa di solidarietà". Ma per i diretti interessati si tratta di dati falsi, la tassa sarebbe applicata solo da una minima parte di imprenditori del settore.

È quanto sottolinea Confestetica, l'associazione nazionale maggiormente rappresentativa dei centri estetici, per un totale di oltre 20mila associati e certificati dal 2007, che "contesta in radice l’infondatezza di quanto affermato da Codacons circa il contributo Covid-19" nei centri estetici italiani, invitandolo, come si legge in una nota, "a rendere noti all’istante i suoi dati statistici sui centri estetici che riportano il contributo Covid-19, augurandoci che tali dati esistano realmente". Secondo l'associazione, infatti, che non si basa "su 4 e-mail, 2 telefonate e uno scontrino", su un campione  di 1.601 centri estetici italiani interpellati, l’85,94% hanno risposto di non aver aumentato i prezzi e di non aver applicato nessun contributo Covid-19, il 12,49% dei centri estetici hanno aumentato i prezzi e solo l’1,56% dei centri estetici ha applicato la discussa tassa.

"Che Codacons, da un solo scontrino faccia partire una denuncia nazionale di tale portata, riportata da tutti i media, ci sembra davvero vergognoso e inaccettabile e altamente dannoso – ha tuonato Confestetica -. Raccontare ai consumatori che i centri estetici applichino il contributo Covid di 4 euro, quando la realtà dei fatti ci consegna un dato totalmente differente, ovvero che il 98,44% dei centri estetici non applica alcun contributo, ci sembra scorretto e infamante". Roberto Papa, presidente dell'Associazione, ha aggiunto che "la ripartenza dei centri estetici è stata dura, non hanno avuto nessun aiuto, non hanno aumentato i prezzi e non accettano di essere infangati con tali falsità. Il consumatore in questi giorni sta lasciando laute mance all’estetista, proprio perché si rende conto che l’estetista non ha aumentato i prezzi e deve sopportare spese di gestione molto più alte rispetto a prima del Covid".

1.087 CONDIVISIONI
32800 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views