1.033 CONDIVISIONI

Taranto, zio violenta la nipote 14enne durante pranzo di famiglia: “Sei bellissima, voglio sposarti”

Un uomo tarantino di 48 anni è stato condannato a otto anni di reclusione con le accuse di violenza sessuale e minacce ai danni della nipote 14enne.
A cura di Davide Falcioni
1.033 CONDIVISIONI
Immagine

Un uomo tarantino di 48 anni è stato condannato a otto anni di reclusione con le accuse di violenza sessuale e minacce ai danni della nipote 14enne. Il collegio di giudici, composto dai magistrati Federica Furio, Costanza Chiantini e Silvia Mauro, hanno riconosciuto il 48enne colpevole di tutte le accuse: il pm Maurizio Carbone aveva chiesto una condanna a 9 anni di reclusione, ma i giudici hanno emesso un verdetto leggermente più clemente.

I giudici, inoltre, hanno disposto che l'uomo sia interdetto in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori. Infine, la sentenza prevede che un processo civile stabilisca l’ammontare del risarcimento che il 48enne dovrà versare alla ragazzina e ai familiari.

La prima molestia durante un pranzo di famiglia

I fatti risalgono al luglio di 5 anni fa, quando in occasione di un pranzo di famiglia, mentre era con alcuni parenti, l'uomo ha approfittato di un momento in cui la nipote era sola sul balcone di casa per avvicinarsi e palpeggiarla. In quell’occasione l’uomo aveva detto alla ragazzina: "Sei bellissima, voglio che diventi mia moglie".

Quell'episodio non è purtroppo rimasto isolato: una domenica mattina di ottobre, infatti, la famiglia era in un dei mercati rionali della città, quando l’uomo approfittando del fatto che la ragazzina era rimasta più isolata rispetto al resto del gruppo, le ha afferrato il polso portandola con sé con la scusa di volerle comprare un regalo.

In verità ha spinto la 14enne dietro a una siepe isolata e l’ha violentata. Il 48enne poi l’ha minacciata di non riferire niente di quanto era accaduto altrimenti l’avrebbe picchiata. Da quel momento l'adolescente è caduta in un profondo stato di prostrazione ed è stata solo una sua insegnante ad accorgersi che qualcosa non andava, notando i disegni inquietanti che la 14enne realizzava e segnalando tutto alla psicologa della scuola.

La professionista, dopo un lavoro lento e complesso, ha ottenuto la fiducia della ragazzina che le ha svelato gli abusi subiti dallo zio. A quel punto è stata informata la famiglia che attraverso l’avvocato Boccuni, ha sporto denuncia alla magistratura.

1.033 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views