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Su nuovo ponte di Genova curve troppo strette, limite a 70km/h: “Meglio così che aspettare”

Su alcuni tratti del nuovo Ponte di Genova la velocità massima consentita sarà abbassata a soli 70 km orari a causa di un tracciato che pone problemi di sicurezza per gli automobilisti. Il ponte infatti è costruito sul vecchio tracciato ma deve rispettare la nuova normativa: la soluzione è stata abbassare i limiti.
A cura di Antonio Palma
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“Dicono che hanno sbagliato una curva. Ma secondo loro l’architetto Piano, Italferr, Salini Impregilo, Fincantieri avranno sbagliato la curva? Magari qualcuno avrebbe voluto fare un tracciato nuovo, ma già che c’eravamo potevamo fare anche l’autostrada nuova, la Liguria nuova, invece abbiamo fatto solo un ponte. Quel tracciato consente velocità prudenziali” così il governatore della Liguria, Giovanni Toti, risponde alla valanga di polemiche scatenate in questi giorni contro il nuovo Ponte di Genova dopo la scoperta che su alcuni tratti del viadotto la velocità massima consentita sarà abbassata a soli 70 km orari a causa di un tracciato che pone problemi di sicurezza per gli automobilisti.

Tutto sarebbe partito dall’idea di rifare il ponte esattamente nello stesso punto e con lo stesso tracciato del vecchio viadotto Polcevera che però, essendo un ponte vecchio, non rispettava le attuali norme più rigide sulla configurazione dei tracciati autostradali. Del problema erano a conoscenza tutti i progettisti e le aziende impegnate fin dall’inizio nell’opera ma si è scelto comunque di non cambiare nulla per velocizzare la messa in opera del ponte di Genova e restituire al capoluogo ligure l’importante nodo stradale.

Il problema riguarda alcune curve troppo strette. Il ponte infatti avrebbe dovuto garantire delle curve più dolci per consentire una maggiore sicurezza per gli automobilisti ma, rispecchiando il vecchio tracciato, si è scelto come soluzione quella di abbassare il limite massimo di velocità consentita che di fatto renderanno i tempi di percorrenza del nuovo ponte più alti di quelli del vecchio tracciato. Nel dettaglio, la soluzione prevede sulla curva in direzione Savona un limite di velocità di 70 km/h, 20 km/h in meno rispetto a quello in vigore sul Morandi, mentre verso Genova il limite sarà di 80 km/h.

"La progettazione del ponte è stata portata a termine nel pieno rispetto delle normative vigenti, ed in piena consapevolezza dei vincoli esistenti sul tracciato e dei vincoli costruttivi e degli effetti di tali vincoli sugli elaborati progettuali” assicurano dal consorzio che ha ricostruito il viadotto, ricordando che la scelta era necessaria per rispettare i tempi di consegna.

“Tali vincoli, legati a esigenze espresse dalla Struttura commissariale, tese in primo luogo a garantire il ripristino della viabilità dell'area nei tempi più ridotti possibile, contemperando il rispetto delle norme, non hanno comunque impedito il potenziamento della sicurezza e il miglioramento delle caratteristiche prestazionali generali dell'opera", aggiungono da Italferr, la società del gruppo FS che ha curato la fase di progettazione del nuovo viadotto. "Stante la scelta di ricalcare il tracciato del viadotto preesistente, si segnala come le caratteristiche del nuovo viadotto, a fronte di una modestissima riduzione della velocità di percorrenza, siano portatrici di un aume nto della sicurezza legato principalmente all'inserimento delle corsie di emergenza, all'allargamento in curva per miglioramento visibilità, all'allargamento dello spartitraffico, all'apposizione di barriere a norma, all'utilizzo di asfalto ad alta aderenza e all'illuminazione sull'intero tracciato" concludono da Italferr.

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