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Strage di Lutago, Lechner resta in cella. Gli avvocati: “Piange sempre, ha preso dei calmanti”

Lechner, hanno riferito i suoi legali, è molto provato per la strage da lui provocata, tanto che l’interrogatorio di garanzia in carcere davanti al gip e al pm che si è svolto in mattinata è stato spesso interrotto dalle lacrime di disperazione del giovane, che viene trattato con dei calmanti e sorvegliato 24 ore su 24.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è svolto questa mattina in carcere a Bolzano l'interrogatorio di garanzia davanti al gip e al pm di Stefan Lechner, il giovane di 27 anni che la notte del 5 gennaio ha travolto con la sua auto una comitiva di giovani turisti tedeschi a Lutago, in Alto Adige, uccidendone sette e ferendone altri dieci. Come scrive L’Adige.it, Lechner, l’interrogatorio è stato spesso interrotto dalle lacrime di disperazione del giovane, che viene trattato con dei calmanti e sorvegliato 24 ore al giorno. I suoi legali, Alessandro Tonon e Roberto Valenti, dicono che Lecher è assai provato dalla tragedia e molto fragile. E anche e sopratutto per questo motivo hanno deciso di non richiedere gli arresti domiciliari per il loro assistito: la sua incolumità sarebbe più garantita in carcere. Nelle ultime ore, il 27enne, operaio in un piccolo centro vicino Brunico, era già stato trasferito nel reparto di psichiatria perché dopo aver saputo del numero di morti e feriti ha ripetuto di volersi uccidere e si è temuto che potesse farlo davvero.

Sono sette le giovani vite spezzate da Lecher: Rita Felicitas Vetter, Katarina Majic, Julia Sofie Hein, Julius Valentin Uhlig, Julian Vlam, Philipp Schulte e Janine Rita Benecke sono tutti morti sul colpo. Un'altra vittima, la 21enne Julia Sofie Hein, è deceduta lunedì nella clinica universitaria di Innsbruck per la gravità delle ferite riportate. Restano ancora molto critiche le condizioni di un altro giovane investito, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Bolzano. Sono poi 4 i pazienti ricoverati, con ferite più lievi, e in miglioramento tra i nosocomi di Innsbruck, Brunico e Bressanone.

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