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Strage di lavoratori alla Coimpo, per l’incidente che uccise 4 operai condannati sei manager

Per la morte dei quatto operai nella ditta di Adria, in provincia di Rovigo, cinque anni dopo il Tribunale ha condannato in primo grado sei dirigenti dell’azienda poi fallita. Assolti invece un dipendente del stessa ditta e il datore di uno dei lavoratori uccisi che lavorava per una impresa esterna.
A cura di Antonio Palma
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Sei condanne per omicidio colposo plurimo e due assoluzione, si è concluso così il processo di primo grado per la tragedia della Coimpo, l'azienda di Adria,  in provincia di Rovigo, dove nel 2014 morirono tragicamente quattro operai. A cinque anni di distanza da quel terribile incidente sul lavoro il giudice monocratico del Tribunal di Rovigo Nicoletta Stefanutti ha condannato i vertici dell'azienda ormai fallita e della sua controllata Agribiofert. La pena più pesante inflitta a Gianni Pagnin, 68enne di Noventa Padovana, ex presidente del cda della società, condannato a sette anni 8 mesi 15 giorni di reclusone più mille euro di multa. Sei mesi e 8 giorni di reclusione invece per Mauro Luise, 58enne di Adria e responsabile tecnico dell'azienda. Tre anni 9 mesi 20 giorni, più 750 euro di multa ad Alessia Pagnin, 43enne di Noventa Padovana e tre anni 9 mesi più 750 euro di multa a Glenda Luise 29enne di Adria, entrambe componenti del consiglio di amministrazione di Coimpo.

Le vittime della tragedia della Coimpo

Tre anni 9 mesi e 20 giorni di reclusione inflitti anche a Michele Fiore, 44enne ingegnere di Ferrara e dipendente di Agribiofert; tre anni 4 mesi e 20 giorni infine a Rossano Stocco, 59enne di Villadose, amministratore di Agribiofert, l'azienda nella cui vasca si è creata la nube tossica che ha ucciso i quattro operai. Era il 22 settembre del 2014 quando nell'azienda in località di Ca' Emo persero la vita Giuseppe Baldan, di Campolongo Maggiore, Nicolò Bellato, 28enne di Adria; Marco Berti, 47enne di Rovigo, e Paolo Valesella, 53enne di Adria. Erano tutti impegnati in lavori nei pressi di una vasca contenente liquami e altre sostanze che era in gestione all'Agribiofert, azienda interna alla Coimpo che produceva fertilizzanti. La Coimpo lavorava gli scarti di depurazione delle acque di scarico trasformando i liquami in fanghi ad uso agricolo ma quel giorno qualcosa è andato storto: durante la pulizia di una cisterna, a seguito dello sversamento di acido solforico, una nube tossica letale si è sviluppata attorno alla vasca uccidendo i quattro lavoratori.

Processo Coimpo, due assolti

Secondo l'accusa, nell'azienda non vi erano i sistemi di sicurezza sufficienti per garantire l'incolumità degli operai, per questo i pm aveva chiesto condanne molto pesanti. Il tribunale ha condannato sia i dirigenti di Coimpo sia quelli di Agribiofert ma accettando solo i parte le richieste dell'accusa. La difesa degli imputati ha già annunciato ricorso in Appello. Assolti invece il dipendente Mario Crepaldim 64enne di Adria finito sul banco degli imputati, e il 61enne Alberto Albertini, titolare della ditta esterna di trasporti per la quale lavorava una delle vittime , Giuseppe Baldan.

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