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Guerra in Ucraina

Solovyev dice che la Russia dovrebbe interferire nelle elezioni di tutto il mondo, anche in Italia

Il più influente anchorman russo, considerato molto vicino a Vladimir Putin, ha esortato le autorità di Mosca a interferire nelle elezioni di tutto il mondo, compresa l’Italia.
A cura di Antonio Palma
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Mentre le potenze occidentali sono alle prese con crisi di governo ed elezioni anticipate, come accaduto in Italia, dalla Russia c’è chi avanza pubblicamente la proposta di interferire con le campagne elettorali di tutto il mondo in modo da portare al potere persone più vicine a Mosca o comunque meno propense a vedere il Cremlino come nemico numero uno. È il caso di Vladimir Solovyev, il più influente anchorman russo e considerato da più fonti molto vicino a Vladimir Putin, e degli ospiti della sua trasmissione.

In una delle sue ultime apparizioni sulla tv di stato, nel corso della sua ormai nota trasmissione televisiva, Solovyev infatti, ha messo al centro del dibattito proprio la politica interna degli stati occidentali, in particolare di quelli europei e degli Usa, affermando che bisognerebbe “fornire la nostra assistenza” ai leader più comodi per la Russia.

Come segnala Julia Davis, curatrice del Russian Media Monitor, nel corso del programma è stato lanciato un servizio sul Primo Ministro dell'Ungheria Viktor Orbán avviando una discussione su un suo intervento in cui affermava che se fossero stati al potere Trump e Merkel la guerra in Ucraina non sarebbe scoppiata.

“Siamo d’accordo con lui” hanno affermato i vari esperti presenti in studio, lanciandosi in valutazioni su come fare "eleggere" politici favorevoli al Cremlino all'estero, causando disordini interni in altri paesi e lasciando così che le sanzioni contro la Russia divengano un lusso che l'Occidente non può più permettersi. Un piano a cui lo stesso Solovyev si è detto decisamente favorevole.

Una degli analisti in studio nonché vicedirettore dell'Istituto internazionale di amministrazione presso l'Università MGIMO del Ministero degli Affari Esteri russo, Henry Sardaryan, si è lamentato del fatto che il Cremlino non ha sfruttato appieno le numerose opportunità di interferenza elettorale in paesi come l'Italia.

“Se avessimo lavorato lì per un lungo periodo con l’opposizione e i media, i social e gli opinion leader, ora sarebbe il momento di appoggiare il nostro candidato” ha affermato. “Ora le circostanze politiche sono ideali, il 54 per cento della popolazione italiana dice ‘Per favore dividete l’Ucraina, Fate in modo che non esista, fate qualsiasi cosa per evitare lo scontro con la Russia”. “Dobbiamo spingere perché i politici locali impegnino risorse economiche sui loro problemi invece che darle per contrattaccarci” afferma ancora l’ospite.

"Le cose si faranno interessanti questo autunno… Ci sono ovviamente valori condivisi e comprensione comune tra Trump, Orbán e Putin, ma non tra Trump e Zelensky" ha dichiarato invece un altro ospite, Sidorov, sostenendo che negli Stati Uniti sia necessario "un crollo interno totale" per superare un sistema di governo altrimenti incredibilmente forte.

A questo punto Solovyov ha chiesto: "Stai suggerendo di aiutarli?" Sidorov ha risposto: “Se potessimo. Se solo potessimo, dovremmo fornire la nostra assistenza”. Solovyov ha affermato con sicurezza: "Possiamo farcela".

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