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Padova, giovane muore annegato nel fiume, l’amica accusa: “La polizia lo ha spinto in acqua”

È morto per sfuggire a un controllo di polizia il 23enne Oussama Benrebha, il cui corpo è stato ritrovato nel fiume Brenta a Padova. Per la Questura il ragazzo sarebbe scappato aggredendo anche un agente e finendo in acqua, ma un’amica ha accusato gli agenti di averlo spinto in acqua.
A cura di Antonio Palma
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Oussama Benrebha
Oussama Benrebha

Tragedia a Padova dove un uomo è morto annegato nelle acque del fiume Brenta durante fermo di polizia in strada. La vittima è Oussama Benrebha, aveva 23 anni, era sposato e aveva un bambino piccolo.

La terribile tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri, martedì 10 gennaio durante un controllo di polizia. Secondo la Questura, alla vista degli agenti che lo avevano fermato, la vittima si sarebbe messa a correre aggredendo anche un agente per scappare via, cercando di far perdere le sue tracce.

Poco dopo la terribile scena con la caduta nelle acque del fiume Brenta da dove però sfortunatamente non è riuscito più a riemergere ed è morto annegato.

Un'amica del giovane, però, accusa gli agenti: "Lo stavano picchiando e l'hanno buttato nel fiume". La ragazza dice di aver visto la scena in videochiamata fatta da altri ragazzi sul posto mentre il tutto stava accadendo. La Questura di Padova dal suo canto afferma che al momento le accuse della ragazza non trovano alcun riscontro.

"Le dichiarazioni non corrispondono alla ricostruzione della donna e i fatti sono corroborati dalla testimonianza di terzi che non fanno parte della polizia" spiegano gli agenti aggiungendo che si attendono l'esito degli accertamenti "per poi agire con una denuncia contro chi ha fatto tali affermazioni"

Durante il fermo, l’uomo, uno straniero, era comunque sparito alla vista dei poliziotti dopo essere caduto nel fiume e le successive ricerche lungo gli argini non avevano dato nessun risultato.

Col passare delle ore si è fatta sempre più largo l’ipotesi tragica di un annegamento. Ipotesi confermata purtroppo nella mattinata di oggi quando il cadavere dell’uomo è stato rinvenuto dai sommozzatori dei vigli del fuoco.

La salma dell'uomo è stata recuperata dagli stessi pompieri che da ieri avevano perlustrato il fiume anche con l'ausilio di un elicottero della polizia.

Secondo quanto ricostruito finora dalla Questura, tutto è iniziato durante un normale controllo di routine in strada da parte di una volante.

Gli agenti della pattuglia del commissariato Stanga, durante un servizio di prevenzione, infatti avevano deciso di fermare per controlli quattro uomini che li avevano insospettivi perché si aggiravano senza apparente meta lungo una strada che corre parallela al fiume Brenta.

Alla vista degli agenti, due si loro si sono dati a una fuga repentina mentre gli altri due sono stati bloccati. A questo punto uno di loro avrebbe reagito bruscamente, ferendo anche un poliziotto per divincolarsi.

Infine sarebbe scappato verso il fiume dove, in cerca di una via di fuga, sarebbe caduto in acqua, nonostante il tentativo degli agenti di rincorrerlo.

Le successive ricerche dell'uomo nella zona non hanno dato esito fino alla tragica scoperta di oggi quando a metà mattinata è stato rinvenuto il cadavere. Intanto proseguono le ricerche delle altre tre persone che erano con la vittima e che sono fuggite, riuscendo a sottrarsi alla cattura

Una tragedia che purtroppo ha un altro precedente tragico proprio nel fiume Brenta, a Padova. Due anni fa infatti un giovane di origini africane era morto dopo essere caduto proprio nelle acque dello stesso fiume per sfuggire agli agenti. In quel caso, nel giugno del 2021, l'uomo scappava dopo aver rubato del cibo da un negozio. Il suo cadavere venne poi ritrovato all'altezza di Vigodarzere.

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