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Si chiude nella Rinascente di Torino per svaligiarla, ma dopo il furto si addormenta: arrestato

Un giovane marocchino è stato arrestato a Torino per furto aggravato: l’uomo ha trascorso la notte nella Rinascente di Via Lagrange con l’obiettivo di svaligiarla ma, dopo aver scelto con cura gli indumenti firmati da portare via per un valore di oltre 21mila euro, si è addormentato. A svegliarlo, il giorno dopo, gli addetti alla vigilanza.
A cura di Susanna Picone
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Si è addormentato dopo una notte passata a scegliere i migliori vestiti da rubare all’interno della Rinascente e a svegliarlo, la mattina seguente, sono stati gli addetti alla sicurezza che subito l’hanno consegnato agli agenti. La “disavventura” del ladro è andata in scena nella Rinascente di via Lagrange a Torino: l’uomo, un venticinquenne di nazionalità marocchina, il 14 gennaio scorso si era nascosto nella Rinascente poco prima dell’orario di chiusura in modo tale da farsi chiudere dentro durante la notte e approfittarne per “ripulirla” di indumenti di ogni tipo. E in effetti la prima parte del piano deve essere andata come da programma, dato che l'uomo è rimasto chiuso dentro la galleria commerciale. Poi però, dopo aver scelto con cura indumenti di lusso di vario tipo, il ladro si è addormentato sotto a uno scaffale e, purtroppo per lui, non si è svegliato in tempo per non farsi beccare. E, appunto, lo hanno trovato al mattino gli addetti alla vigilanza della Rinascente che lo hanno fatto arrestare.

Aveva indossato indumenti firmati e aveva nascosti altri vestiti per un valore di oltre 21mila euro – A quanto emerso, il giovane si era vestito da capo a piedi con indumenti di lusso, indossando anche biancheria griffata riuscendo a togliere le placche antitaccheggio. Aveva anche preso due borsoni e li aveva riempiti di jeans, giubbotti, felpe, camicie, intimo e altri vestiti, tutti firmati, per un valore di oltre 21000 euro e, come da piano, li aveva nascosti nel sistema di aerazione per tornare a prenderli prima di andare via. All'indomani del tentato furto gli agenti hanno recuperato l'intera refurtiva e ricostruito tutto il piano del giovane marocchino, risultato irregolare in Italia con un decreto di espulsione. Per lui sono scattate le manette per furto aggravato.

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