120 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sgominate 12 piazze di spaccio a Catania: raffiche di Kalashnikov in strada per mostrare la forza

Con un maxi blitz i carabinieri hanno smantellato uno dei maggiori market della droga e del traffico di sostanze stupefacenti del capoluogo etneo che, attraverso diversi gruppi criminali, era sotto il diretto controllo di “Cosa Nostra”. L’inchiesta coordinata dalla Dda di Catania ha portato all’emissione di 101 misure cautelari nei conforti di altrettanti indagati.
A cura di Antonio Palma
120 CONDIVISIONI
Immagine

Da tempo avevano assunto il totale controllo del territorio tanto da non mostrare alcuna remora nello sfoggiare armi pesanti in strada e sparare raffiche di Kalashnikov in aria per mostrare la loro potenza ma con un blitz scattato alle prime ore di oggi, i carabinieri di Catania hanno smantellato nelle scorse ore uno dei maggiori market della droga e del traffico di sostanze stupefacenti del capoluogo etneo che, attraverso diversi gruppi criminali, era sotto il diretto controllo della famiglia di "Cosa Nostra" dei Santa Paola  Ercolano. Si tratta di dodici piazze di spaccio che agivano tra le vie del quartiere popolare di San Giovanni Galermo, storica ‘roccaforte' del traffico e della vendita di droga nel capoluogo etneo, attraverso un controllo ferreo del territorio.

Il blitz è scattato nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Catania, denominata Skanderber da uno dei capi indiscussi dell’organizzazione, già condannato per associazione mafiosa, e che ha portato all'emissione di 101 misure cautelari nei conforti di altrettanti indagati a vario titolo per i reati di di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l'aggravante del metodo e della finalità mafiosa, e per detenzione illegale e porto di armi da fuoco. Secondo la Dda etnea, "le diverse squadre che gestivano le ‘piazze di spaccio' godevano di una chiara autonomia sotto il profilo della competenza territoriale e della gestione organizzativa, ma agivano comunque sotto il diretto controllo del gruppo Nizza aderente alla ‘famiglia' di Cosa nostra catanese dei Santapaola-Ercolano, che imponeva ai ‘capi piazza' il rifornimento esclusivo dello stupefacente dal medesimo gruppo dei costi e i quantitativi di droga da acquistare".

Alcuni degli indagati erano finiti già in manette nei mesi scorsi nell'ambito delle attività di indagine che si sono avvalse anche di intercettazioni video e audio. Tra queste ultime anche quella in cui si vede uno degli affiliati sparare raffiche di mitra in aria la sera di capodanno di due anni fa mentre attorno a lui continua l'attività di spaccio. Nel blitz odierno, a cui hanno preso parte oltre 400 carabinieri del comando provinciale di Catania, supportati dai militari delle altre province della Sicilia e dei reparti specializzati dell'Arma, sono finiti in manette altre decine di capi e gregari dell'organizzazione mafiosa

120 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views