Scomparsa da 5 anni, la Procura riapre le indagini sul caso Brenda. Per i familiari è stata uccisa
A 5 anni dalla scomparsa non si fermano le indagini su Maria Aparecida Soares, conosciuta anche come Brenda. La procura di Verona ha infatti deciso di accogliere la richiesta arrivata dai famigliari di non archiviare il procedimento, dal momento che ci sono ancora molti dubbi da chiarire.
Il lavoro degli investigatori ripartirà dunque a breve per cercare di capire cosa ne sia stato della donna originaria del Brasile, di cui si sono perse le tracce a Castelnuovo del Garda dal luglio 2018, quando aveva 52 anni, lasciando a casa soldi e cellulare.
All'epoca fu il compagno, Andrea F., a denunciarne la scomparsa. Sono partite le ricerche che però non hanno portato ad alcun esito positivo. La Procura aprì anche una inchiesta per omicidio rimasta però senza indagati. Poi, il 10 febbraio 2022, la pm Maria Federica Ormanni inviò la richiesta di archiviazione della stessa perché "sebbene vi fosse motivo di ritenere che il compagno della persona offesa potesse essere a conoscenza di elementi maggiori di quanto riferito in indagini, per poterlo iscrivere nel registro degli indagati né per poterlo ritenere l’autore del fatto".
Contro la richiesta di archiviazione si sono opposti sia l’ex marito di Brenda, Ignazio Venturi (tutelato dalla legale Roberta Micheletto) sia la figlia Gabriela (il cui avvocato di parte offesa è Enrico Bastianello): hanno chiesto al gip che "sia rigettata la richiesta di archiviazione e che si dia ulteriore impulso all’azione penale, al fine di accertare la responsabilità di quanto accaduto che profila una ipotesi omicidiaria e di occultamento di cadavere in danno di Soares Maria Aparecida". Dunque, per i suoi parenti, Brenda è stata uccisa e il suo corpo è stato nascosto. ma non si sa da chi.
La figlia e l'ex marito di Brenda hanno chiesto che venisse risentito proprio l'ex compagno della donna, che nel frattempo si è anche risposato. Istanza che è stata accolta nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari Maria Cecilia Vitolla, che ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura, disponendo invece ulteriori indagini per far luce sulla vicenda.