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Sciopero medici venerdì 23 novembre. Il ministro Grillo: “Ci sono risorse per il rinnovo”

“Nella legge di bilancio ci sono risorse per onorare gli impegni presi sui rinnovi contrattuali 2019-21”, ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo, rispondendo allo sciopero dei medici previsto per oggi, venerdì 23 novembre. Sarà un “venerdì nero” negli ospedali italiani, con l’annullamento di migliaia di interventi.
A cura di Susanna Picone
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La rivendicazione di finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da più di dieci anni. Per queste e anche altre ragioni oggi, venerdì 23 novembre, i camici bianchi del Servizio sanitario nazionale (Ssn) incrociano le braccia per 24 ore. Per tutta la giornata si asterranno dal lavoro medici, veterinari e dirigenti sanitari. Allo sciopero dei medici del 23 novembre aderiscono tutte le principali sigle sindacali di categoria, incluse le maggiori, Anaao e Fp Cgil Medici. Quello di oggi sarà dunque un “Black Friday” non solo per gli amanti dello shopping a prezzi scontati ma un “venerdì nero” anche per gli utenti del servizio sanitario nazionale. Sono prevedibili disagi negli ospedali e per i cittadini anche se, come previsto per legge, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili. Lo sciopero dei medici del Servizio sanitario nazionale del 23 novembre “provocherà forti disagi negli ospedali italiani, con il probabile blocco delle sale operatorie che avrà come conseguenza l'annullamento di migliaia di interventi”, ha annunciato il Sindacato degli Anestesisti Rianimatori (Aaroi-Emac).

Le parole del ministro Grillo alla vigilia dello sciopero dei medici

Intanto, alla vigilia dello sciopero nazionale di oggi, ha parlato il ministro della Salute Giulia Grillo. “Nella legge di bilancio ci sono le risorse per onorare gli impegni presi rispetto ai rinnovi contrattuali 2019-21. Contestualmente è previsto l'aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard (2019-21). Gli impegni previsti per il rinnovo della dirigenza da prime valutazioni si aggirano intorno ai 450 mln l'anno”, così in un'intervista a Quotidianosanità anticipata dall’Ansa. “Ci sono – ha aggiunto Grillo – le premesse per rientrare nell'aumento programmato del Fondo sanità che vale 4,5mld in 3 anni”. E ancora: “Sono anni che i medici, ogni autunno, lanciano l'allarme in vista dell'approvazione della Legge di bilancio, è ora di ascoltarli. Lo sciopero significa due cose. La prima è che i governi precedenti hanno esasperato le situazioni di disagio reale del Servizio sanitario nazionale. La seconda è che ora siamo chiamati a rimediare in pochi mesi a problemi procrastinati da anni”. Grillo ha assicurato che dal 2019 sarà affrontato il problema delle coperture in modo strutturale ed esaustivo e ha spiegato che “non è solo un problema economico”, ma è necessario ripartire “da chi questo sistema lo ha fatto diventare grande: i professionisti che lavorano in corsia, negli ambulatori periferici, nei laboratori, nelle guardie dimenticate da tutti, nei pronto soccorsi affollati. Tutti”. “Ai medici in sciopero – ha concluso il ministro – dico: siamo dalla stessa parte. Troviamo soluzioni condivise e sostenibili”.

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