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Sciopero aereo 14 gennaio, voli a rischio: gli orari dello stop

Confermato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta lo sciopero aerei del 14 gennaio. Lo sciopero nazionale riguarderà diverse aziende e vettori del trasporto aereo e anche Enav, che si ferma per 4 ore. La protesta è contro le “inefficienze di sistema” del settore “per mancanza di iniziative di questo e del precedente governo”.
A cura di Susanna Picone
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Sciopero aerei il 14 gennaio. Il 2020 inizia con una serie di scioperi che riguarderanno diversi settori e, in questo caso, quella di martedì prossimo sarà una giornata difficile per chi dovrà volare. Come sempre in questi casi è presente l'elenco dei voli garantiti sul sito del MIT. A confermare lo sciopero del 14 gennaio sono, in una nota congiunta, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta. “Gli scioperi nazionali del 14 gennaio che interesseranno numerose aziende e vettori del trasporto aereo nonché Enav sono tutti confermati”, hanno fatto sapere al termine dell'incontro convocato questa mattina dal ministero dei Trasporti e Infrastrutture spiegando che "il settore è attraversato da tempo da pesantissime crisi e inefficienze di sistema per mancanza di necessarie iniziative da parte di questo e del precedente Governo, che stiamo reiteratamente chiedendo".

Sciopero aerei 14 gennaio: le compagnie che si fermano

Lo sciopero di martedì 14 gennaio confermato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta riguarderà diverse aziende e vettori del trasporto aereo e anche Enav. Tra le compagnie aeree si segnalano Air Italy e EasyJet.

Sciopero aerei: il personale Enav si ferma 4 ore

Enav ha comunicato che martedì 14 gennaio dalle 13 alle 17 c’è uno sciopero nazionale da parte dell’organizzazione sindacale Unica e da parte delle organizzazioni Filt – Cgil, Fit – Cisl, Uiltrasporti, Ugl -Ta/Assivolo Quadri. Nella stessa fascia oraria sono inoltre previste ulteriori azioni di sciopero sui seguenti impianti:

  • Centro di Controllo d’Area di Roma: indetto da Filt – Cgil;
  • Centro di Controllo d’Area di Roma: indetto da Fit – Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica;
  • Centro di Controllo d’Area di Brindisi: indetto da Filt – Cgil, Fit – Cisl e Unica;
  • Centro di Controllo d’Area di Brindisi: indetto da Uiltrasporti e Ugl – Ta;
  • Aeroporto di Alghero: indetto da Fit – Cisl e Uiltrasporti;
  • Aeroporto di Bari: indetto a Filt – Cgil, Fit – Cisl e Unica;
  • Aeroporto di Bergamo: indetto da Ugl-Ta;
  • Aeroporto di Bologna: indetto da Fit-CislL, Ugl-Ta e Unica;
  • Aeroporto di Catania: indetto da Fit-Cisl, Ugl-Ta e Unica;
  • Aeroporto di Ciampino: indetto da Fit-cisl, Uiltrasporti, Ugl-ta e Unica;
  • Aeroporto di Lamezia Terme: indetto da Fit-Cisl, Ugl-Ta, Unica;
  • Aeroporto di Ronchi dei Legionari: indetto da Fit-Cisl, Uiltrasporti e Unica;
  • Aeroporto di Venezia: indetto da Fit-Cisl, Ugl-ta e Unica;
  • Aeroporto di Verona: indetto da Unica.

In questi impianti è previsto uno sciopero di 24 ore: aeroporto di Ancona: indetto da Ugl-ta e Unica; aeroporto di Perugia: indetto da Ugl-ta; aeroporto di Pescara: indetto da Ugl-ta.

Le motivazioni dello sciopero aerei del 14 gennaio

Perché è stato programmato lo sciopero il 14 gennaio? I rappresentanti dei lavoratori Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta chiedono misure urgenti di salvaguardia del settore. Prima fra tutte “l'avvio del tavolo presso il Mit per la definizione di regole che mettano fine al dumping contrattuale e alla competizione selvaggia tra le imprese dei servizi di terra e tra i vettori”. “Ciò è necessario – spiegano – anche per creare condizioni che sostengano il rilancio e lo sviluppo delle imprese e dei vettori italiani, tra i quali Alitalia e Air Italy, per i quali chiediamo urgente convocazione di una sede di confronto istituzionale". A questo, continuano le organizzazioni sindacali, "si è aggiunta la gravissima decisione di stralciare dal decreto Milleproroghe il finanziamento del Fondo di solidarietà del Trasporto Aereo, necessario a salvaguardare il reddito di migliaia di famiglie coinvolte nelle turbolenze violente a cui è soggetto in Italia il settore. Turbolenze che rendono necessaria anche una legge che introduca il contratto nazionale di settore come riferimento minimo retributivo e normativo per tutti coloro che operano negli aeroporti italiani. Nella conversione del decreto in discussione è dunque improrogabile che queste due misure siano recuperate a tutela dei lavoratori e della sana concorrenza". Riguardo Enav, proseguono le quattro organizzazioni sindacali, "è dirimente fare chiarezza sull'applicazione del piano industriale, sul rispetto degli accordi, oltre ad un radicale cambio di passo nelle relazioni industriali". Ragioni che appunto hanno fatto confermare gli scioperi previsti il 14 gennaio e – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta – “siamo pronti a proseguire con altre iniziative affinché il Governo passi urgentemente dalle dichiarazioni di buone intenzioni ai fatti concreti, istituendo subito il Tavolo sul trasporto aereo, convocando quello di Alitalia per fare chiarezza e coinvolgere i lavoratori nelle decisioni, e dotando il settore del necessario finanziamento del Fondo per la protezione di tutti i dipendenti di aziende e vettori in crisi”.

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