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Sciacalli in azione, chiedono soldi per Patrick e intascano tutto mentre lui lotta per la vita

La denuncia della compagna di Patrick Majda, il ragazzo che lotta per la vita contro un terribile male che lo ha colpito nella speranza di poter raggiungere la cifra necessaria per curarsi in Usa. Persone si aggirano in strada con la sua foto chiedendo soldi per le cure ma in realtà sono solo truffatori.
A cura di Antonio Palma
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"Non credevo esistessero persone in grado di fare questo", così Luciana Grieco si è sfogata dopo aver appreso che in giro per Bologna ci sono persone che chiedono soldi per sostenere le cure del suo compagno Patrick Majda ma che in realtà intascano tutto mentre il giovane lotta per la vita contro un terribile male che lo ha colpito, nella speranza di poter raggiungere la cifra necessaria per curarsi in Usa con terapie sperimentali. Gli sciacalli infatti hanno approfittato dell'attenzione mediatica suscitata dalla raccolta fondi online sulla piattaforma Gofoundme, avviata proprio da Luciana, e hanno iniziato a circolare per la città emiliana con tanto di foto del giovane per convincere i passanti a donare. Una truffa in piena regola ma ancora più terribile perché toglie sostegno ad un giovane malato e crea sospetto nelle persone pronte a donare.

"Una mia amica mi ha telefonato ed era parecchio allarmata. All’incrocio tra Via Emilia Ponente e Via Prati di Caprara si è imbattuta in una persona che faceva lo slalom tra le macchine in fila al semaforo e che mostrava agli automobilisti un foglio stampato su cui era stata stampata l’interfaccia della nostra pagina su Gofoundme, in bianco e nero, chiedendo soldi" ha raccontato Luciana, aggiungendo: "La mia amica è andata subito a pretendere spiegazioni da questo individuo, ma lui è si è subito dileguato correndo via".  "Io ho preso lo scooter e mi sono precipitata sui luoghi delle segnalazioni, ma non l'ho trovato. Questo non esclude che possano continuare a farlo" ha messo in guardia la donna ricordando che l'unico modo per aiutare Patrick è fare una donazione sul sito gofundme“

"Sono sciacalli, delinquenti e disonesti. Non credevo esistessero persone in grado di escogitare truffe facendo credere alla gente di essere impegnati nella raccolta fondi per una persona malata di cancro" ha commentato Luciana, ribadendo: "Non abbiamo autorizzato nessuno a prendere parte alla raccolta fondi sulle strade cittadine. Se li vedete per favore avvisate le forze dell'ordine, sono degli imbroglioni che sfruttano a loro vantaggio una situazione molto grave". Intanto proprio dalla pagina ufficiale della raccolta fondi arriva una buona notizia: grazie anche a bonifici e paypal si è raggiunto la cifra di oltre 311mila euro, un passo decisivo vero la somma totale di mezzo milione di euro necessaria al trasferimento del ragazzo a Philadelphia.

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