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Savona, in ospedale con febbre alta: bimbo di 3 mesi ricoverato in rianimazione per meningite

Il piccolo si era presentato con i familiari al pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale di Savona con febbre alta e condizioni giudicate non stabili dai medici. “È immediatamente scattata la proceduta per sospetta sepsi meningoococcica”e sono stati allertati i colleghi della Rianimazione dell’ Istituto Gaslini di Genova per il trasferimento. Viste le condizioni, il piccolo è stato sedato e intubato prima del trasporto.
A cura di Antonio Palma
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Esterno dell'Ospedale Gaslini di Genova
Esterno dell'Ospedale Gaslini di Genova.

Un bambino di soli 3 mesi è ricoverato da alcune ore in rianimazione a Genova per un sospetto caso di meningite batterica. L'allarme è scattato martedì mattina quando il piccolo era arrivato al pronto soccorso dell'ospedale a Savona accompagnato dai genitori con febbre molto alta e altri sintomi gravi. I medici hanno sospettato subito che potesse trattarsi di meningite così è stato avviato l'immediato protocollo sanitario previsto in questi casi. Dal pronto soccorso Pediatrico il neonato è stato subito trasferito nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale San Paolo di Savona dove è stata avvita subito la terapia prevista. Vista la gravità della situazione e in considerazione delle condizioni non stabili del paziente, nel frattempo i medici di Savona hanno contattato per un trasferimento anche i colleghi della Rianimazione dell'Istituto Gaslini di Genova che si sono immediatamente mobilitati per raggiungere il piccolo a Savona e trasportalo nel capoluogo ligure.

Come informa la stessa Asl locale di Savona, il bambino è rimasto nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale San Paolo fino al pomeriggio inoltrato e cioè fino a quando da Genova non è arrivata l'equipe della Rianimazione Pediatrica dell’Istituto Gaslini che ha preso in carico il piccolo paziente. Dopo essere stato "emodinamicamente stabilizzato, sedato e intubato per il trasporto", intorno alle 18 di martedì, il neonato infine è strato trasferito a Genova. Intanto è scattata anche l'azione di profilassi per i parenti più stretti che sono stati a contatto con il bimbo. Come si legge in una nota del stessa Asl savonese, infatti, "il caso è stato segnalato all'Ufficio di Igiene di ASL 2 per l’avvio della chemioprofilassi ai contatti più stretti già in buona parte effettuata".

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