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Sassari, uccide l’ex davanti alle figliolette: i pm contestano anche premeditazione e aggravanti

Per Francesco Baingio Douglas Fadda, il sassarese di 45 anni in carcere per l’omicidio della sua ex compagna, la 41enne Zdenka Krejcikova, i pm titolari del fascicolo hanno modificato l’imputazione da omicidio volontario a omicidio premeditato. All’uomo contestate anche quattro aggravanti tra cui aver “sottratto la donna ferita a tempestive cure mediche”.
A cura di Antonio Palma
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Francesco Baingio Douglas Fadda, il sassarese di 45 anni in carcere per l'omicidio della sua ex compagna, la 41enne Zdenka Krejcikova, avrebbe premeditato il brutale assassinio della donna avvenuto sabato scorso  in un bar di Ossi davanti agli occhi atterriti delle figliolette di 11 anni della vittima. Ne sono convinti i magistrati della Procura di  Sassari  che indagano sull'accaduto. I pm titolari del fascicolo, Paolo Piras e Maurizio Musco, infatti nelle scorse ore hanno modificato l'imputazione per l'uomo da omicidio volontario a omicidio premeditato. A nulla sono valse le parole che lo stesso ‘Big Jim’, così come si faceva chiamare Zadda , ha riferito durante l'interrogatorio.

"È stata lei ad aggredirmi con un coltello, infatti sono rimasto ferito alle gambe" aveva spiegato il 45enne ai magistrati, assicurando: "Non la volevo uccidere, sono molto dispiaciuto, chiedo scusa alla famiglia e alle due gemelline, che ho sempre trattato come delle figlie". Parole che non sembrano aver convinto affatto gli inquirenti che oltre alla premeditazione hanno deciso di contestare all'uomo anche quattro aggravanti, anche alla luce dei primi risultati emersi dall'autopsia sul corpo di Zdenka.

Fadda ha impedito i soccorsi a Zdenka

La prima deriva dal fatto l'uomo ha "aggravato le conseguenze" della coltellata "sottraendo la donna ferita a tempestive cure mediche". La seconda è di essersi "allontanato dal luogo insieme a minori che assistevano all'agonia". La terza è che il ferimento mortale è stato commesso al culmine dei maltrattamenti, ossia dopo averla picchiata barbaramente dentro casa, con pugni al volto e calci alla schiena. La quarta e ultima consiste nel fatto di aver agito su una persona a lui "legata affettivamente". L'uomo resta custodia cautelare nel carcere di Bancali, dove si trova dal giorno dopo il delitto. Il giudice per le indagini preliminari di Sassari, Michele Contini, infatti ha convalidato il fermo confermando per lui il carcere.

I funerali di Zdenka: "Troppa confusione tra amore e possesso"

Intanto oggi la comunità di Sorso ha dato il suo ultimo addio alla 41enne con i funerali nella chiesa di San Pantaleo. "In questi giorni di festa per il carnevale, Zdenka ci ha riuniti qui e ci ha costretto a gettar via la maschera di fronte all'atrocità del gesto di cui è stata vittima. Quella stessa mano che in giorni felici ha stretto, accarezzato e desiderato il suo volto, ha alzato il pugnale per colpire e uccidere" ha ricordato nell'omelia il parroco don Luca Collu, invitando la comunità a riflettere sul fatto che "troppo spesso si fa confusione tra amore e possesso".

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