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Sassari, trentenne sequestrato per 13 ore e violentato in casa, arrestato imprenditore

A far scattare le indagini è stata la denuncia presentata dalla vittima. Nei confronti del 37enne imprenditore il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sassari ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Le accuse sono di sequestro di persona, violenza sessuale continuata ed estorsione.
A cura di Antonio Palma
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Un imprenditore sassarese è stato arrestato dalla polizia su ordine del giudice con le pesantissime accuse di sequestro di persona, violenza sessuale continuata ed estorsione ai danni di un trentenne. Nei confronti del 37enne il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sassari Antonello Spanu, su richiesta del procuratore Gianni Caria e del sostituto Ermanno Cattaneo che si occupano del caso, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Secondo l'accusa dei pm sassaresi, l'imprenditore avrebbe sequestrato in casa sua un trentenne per ore arrivando a violentarlo. La notizia, anticipata dal quotidiano La Nuova Sardegna, è stata confermata all'Ansa dagli investigatori.

Secondo quanto ricostruito sulle indagini condotte dagli uomini della Squadra mobile della Questura di Sassari e coordinate dal dirigente Dario Mongiovì, il 37enne avrete invitato il 30enne nella sua abitazione di Sassari ma qui, con le minacce, l'uomo di nazionalità straniera sarebbe stato segregato per 13 ore, privato del telefonino e costretto a rapporti sessuali sotto la minaccia di un coltello. I fatti contestati risalgono alle ore tra il pomeriggio del 9 magio e la mattina del 10 maggio. A far scattare le indagini la denuncia formale della stessa vittima. L'uomo si è presentato alle forze di polizia accompagnato da un parente, a cui aveva chiesto aiuto subito dopo essere riuscito a scappare dall'abitazione, e ha raccontato tutto quello che avrebbe subito.

Secondo quanto raccontato dalla vittima, i due si sarebbero conosciuti lo scorso dicembre, quando l'imprenditore si sarebbe rivolto alla vittima per dei massaggi. Da quel punto in poi però la cose avrebbe preso una piega molto diversa fatta di continue minacce fino alla violenza sessuale. Il 30enne infatti ha accusato l'imprenditore di averlo costretto per mesi a pagargli dai 150 ai 400 euro alla settimana dietro il ricatto di fargli togliere il permesso di soggiorno da una persona che il suo aguzzino diceva di conoscere in Questura.

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