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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, battaglia in aula in Pakistan: il 2 marzo la decisione sulla scarcerazione del padre

Nuovo rinvio in Pakistan dove si sta discutendo l’estradizione di Shabbar Abbas, il padre di Saman. Alla fine i giudici hanno fissato un’udienza per il 9 marzo, mentre la riserva sulla richiesta di cauzione, fatta dalla difesa di Shabbar, sarà sciolta il 2 marzo.
A cura di Susanna Picone
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Saman Abbas e il padre Shabbar
Saman Abbas e il padre Shabbar
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Ancora nessuna decisione arriva dal Pakistan in merito all’estradizione di Shabbar Abbas, padre di Saman, la 18enne di Novellara uccisa nel 2021 dai suoi stessi familiari dopo essersi opposta a un matrimonio combinato.

Quella di oggi a Islamabad è stata una udienza molto breve che è terminata con l’ennesimo rinvio: il giudice ha ascoltato le parti e aggiornato subito il procedimento per l'estradizione in Italia al prossimo 9 marzo, quando saranno ascoltati tutti i testimoni. Prima di quella data, il 2 marzo, è stato invece fissato l'esame dell'istanza di scarcerazione su cauzione come da richiesta della difesa.

Shabbar Abbas, arrestato dopo una lunga latitanza in Pakistan, è accusato dell'omicidio della figlia Saman a Novellara ed è imputato insieme ad altri quattro familiari nel processo in corso a Reggio Emilia.

Oggi in Pakistan davanti al giudice sono apparsi Shabbar Abbas, l'avvocato difensore Akhtar Mehmood e un funzionario del ministero dell'Interno pakistano in veste di testimone. Alla richiesta della difesa di quali testimoni saranno ascoltati nella prossima udienza, quello presente in aula ha indicato anche un funzionario del ministero degli Esteri di Islamabad. A quel punto il giudice, non essendo tutti i testimoni presenti in aula, ha deciso l’aggiornamento.

L'avvocato di Shabbar Abbas ha fatto ancora una volta una richiesta che allungherà i tempi: ovvero quello di sentire, oltre a un funzionario del ministero dell'Interno pachistano, anche un funzionario del ministero degli Esteri locale, sulla documentazione arrivata dall'Italia. Il magistrato e il pm avrebbero contestato apertamente questo atteggiamento, ma poi i due funzionari sono stati citati per il 9 marzo.

Nei giorni scorsi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha trasmesso all'omologo pakistano e alle competenti autorità locali la richiesta di assistenza giudiziaria ricevuta dalla Corte d'assise di Reggio Emilia, nell'ambito del processo a carico dei genitori di Saman Abbas. Il ministro ha inoltrato alle autorità del Pakistan la rogatoria con richiesta di assicurare "con celerità" una videoconferenza per permettere la partecipazione da remoto di Shabbar Abbas alle udienze del processo in corso in Italia.

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