Rimini, in ospedale con forti mal di testa: per i medici è sinusite, muore dopo 15 giorni
Si era presentato al pronto soccorso lamentando un fortissimo mal di testa resistente persino alla terapia analgesica ma, a seguito di controlli clinici e una notte in osservazione, era stato inviato ad altro ospedale con la diagnosi di sinusite frontale da operare. Dopo l' intervento chirurgico, però, le condizioni dell'uomo sono peggiorate repentinamente e il paziente è morto appena 15 giorni dopo in ospedale. Come racconta il Resto del Carlino è quanto accaduto ad un operaio 45enne della Valmarecchia, la cui famiglia ora ha chiesto un risarcimento danni di un milione di euro all’Ausl Romagna per colpa medica. "Nessuno ci potrà ridare nostro figlio ma sicuramente i medici hanno sottovalutato le sue condizioni o non hanno fatto tutti gli adeguati accertamenti diagnostici. Vogliamo sapere quello che è accaduto" spiegato al giornale i famigliari dell'uomo
I fatti risalgono all'anno scorso quando il 45enne si era presentato all' Ospedale Infermi di Rimini. Gli accertamenti clinici avevano fatto emergere una cefalea "negativa a lesioni parenchimali" ed era arrivata la successiva diagnosi di sinusite da operare. Da qui il trasferimento all'ospedale di Cesena per l'intervento. L'uomo era rimasto ricoverato per tre giorni e poi trasferito nuovamente all’Infermi ma, stando sempre ai familiari, non avrebbe risolto il problema che lo affliggeva e pochi giorni dopo le sue condizioni sono peggiorate portandolo alla morte. La successiva autopsia ha evidenziato la presenza di una trombo embolia polmonare non diagnosticata. Da qui la decisione dei familiari di avviare una causa civile contro l' Ausl