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Rigopiano, il prefetto assolto: “La Procura ha inseguito fantasmi, ha fatto cinematografia”

Per Francesco Provolo la procura aveva chiesto 12 anni, al termine del processo per la strage di Rigopiano è stato assolto: “La Procura non ha capito il centro della questione: il percorso sommerso dalla neve”.
A cura di Susanna Picone
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"La procura ha inseguito fantasmi, complotti, inesistenti depistaggi. Ha fatto cinematografia. E non ha capito il centro della questione: la strada da Farindola a Rigopiano sommersa dalla neve. Se quei nove chilometri fossero stati spazzati, i ventinove dell’hotel sarebbero ancora qui tra noi": a parlare in una intervista a Repubblica, mentre ancora non si fermano le polemiche per la sentenza di Rigopiano, è il prefetto assolto Francesco Provolo.

Per lui la procura aveva chiesto una condanna a 12 anni, alla fine è stato assolto. "Il processo – sostiene Provolo – ha individuato il cuore della questione, la mancata pulizia dei 9 chilometri di tornanti che portano all’hotel. Su quelle basi ha condannato gli uomini della Provincia di Pescara". E ancora: "Ci sono stati molti errori, il più grande è proprio il fatto che tutte le autorità coinvolte non hanno comunicato tra loro. Questa dovrebbe essere la Protezione civile inventata in Italia, mettersi insieme e trovare soluzioni. A Rigopiano non ha funzionato. Dei problemi attorno a quell’hotel io ne ho sentito parlare solo dopo che è stato sommerso, ma la bufera di neve andava avanti da tre giorni".

Nella giornata di ieri, a ventiquattro ore dalla sentenza, è intervenuto anche il procuratore capo Giuseppe Bellelli: "Va smentita con forza l'affermazione che vi sarebbero altri responsabili, tenuti fuori dal processo dalla Procura: si tratta di tentativi irresponsabili di sviare l'attenzione e le aspettative dai reali temi del processo, e dai fatti, mediante la diffusione di fake news. Gli atti processuali documentano come le indagini sono state svolte in ogni direzione".

Intanto, dopo il caos scoppiato in aula subito dopo la lettura del dispositivo, resta la rabbia dei parenti della vittime. Il Comitato vittime di Rigopiano parla di "sentenza ingiusta e irrispettosa”: "Con poche parole e tanta freddezza è stata scritta una delle più brutte pagine di storia giudiziaria italiana".

Al termine del processo di primo grado sono stati assolti 25 dei 30 imputati. Sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola, il comune dove si trovava l’hotel; a 3 anni e 4 mesi i due dirigenti della provincia di Pescara Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio; a 6 mesi ciascuno l’ex gestore dell’albergo Bruno Di Tommaso e il tecnico Giuseppe Gatto.

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