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Riciclaggio: indagato ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante

L’ex leader degli industriali siciliani Antonello Montante è indagato dalla Procura di Caltanissetta con l’accusa di riciclaggio. Avrebbe creato, forse per pagare mazzette o per operazioni tutte da chiarire, una contabilità parallela con fondi neri, le cui tracce sono state trovate in una pen drive.
A cura di Davide Falcioni
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Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia condannato nel maggio scorso a 14 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, è ora indagato a Caltanissetta con l'accusa di riciclaggio. A renderlo noto è l'edizione siciliana di Repubblica. L'inchiesta è scattata dopo il ritrovamento di una pen drive nel corso di una perquisizione nella casa di Montante. In particolare, si legge sul quotidiano, "i magistrati e gli investigatori della squadra mobile cercano i fondi neri che l'imprenditore di Serradifalco avrebbe creato, forse per pagare mazzette o per operazioni tutte da chiarire. La prima traccia di questa nuova indagine è in una pen drive che qualcuno aveva provato a cancellare in tutta fretta tre anni fa, durante una perquisizione. Ma non tutto è andato perduto, i tecnici della polizia hanno recuperato alcuni file".

In questo modo sarebbe venuta alla luce "una contabilità parallela, a gestirla un fidato collaboratore del manager, Vincenzo Mistretta, che annotava con cura su un foglio Exel le uscite ‘extra contabili' della societa' Msa di Cuneo, ovvero i soldi che non dovevano figurare da nessuna parte". Sempre Repubblica, rivela che "uno dei sostituti che seguiva il caso, Maurizio Bonaccorso, ha chiesto la revoca dell'assegnazione dei fascicoli d'indagine su Montante: quello sul riciclaggio, quello sul concorso esterno in associazione mafiosa, il primo che fu iscritto. Poi, c'è una terza inchiesta, in cui risulta indagato l'ex governatore Rosario Crocetta, per la gestione di un fiume di fondi regionali che sarebbero finiti ai fedelissimi del manager. Non è chiaro perché Bonaccorso abbia chiesto di andare via da queste indagini (continuerà comunque a seguire il processo ordinario nei confronti del "cerchio magico" delle talpe), intanto il procuratore capo Bertone gli ha già revocato le assegnazioni. Probabilmente, alla base del contrasto, c'è una diversione visione nel modo di condurre le inchieste"

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