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Ravenna, droga e violenta la matrigna: arrestato

Un giovane di origini nordafricane avrebbe per mesi abusato della moglie del padre, sia servendosi di un farmaco per stordirla che minacciandola di mostrare al genitore immagini compromettenti. Le violenze sarebbero durate otto mesi, dal novembre 2018 al luglio scorso.
A cura di Davide Falcioni
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Avrebbe per mesi abusato della moglie del padre, sia servendosi di un farmaco per stordirla che minacciandola di mostrare al genitore immagini compromettenti. Per questa ragione, un giovane di origine magrebina è stato fermato sabato in aeroporto a Bologna mentre – come riportato dai quotidiani locali – stava facendo ritorno nella città in cui vive, Lugo di Romagna, nel Ravennate. Il fermo, disposto dai Pm ravennati Alessandro Mancini e Antonio Vincenzo Bartolozzi, è scattato per pericolo di fuga alla luce delle dichiarazioni della donna, ritenute plausibili, su presunte violenze andate avanti dal novembre 2018 al luglio scorso.

Dichiarazioni corroborate anche da quanto raccontato dal padre del giovane, a partire dalle sue lunghe assenze da casa che avrebbero lasciato campo libero al ragazzo. L'uomo ha anche detto di essere in un'occasione caduto dalle scale per via della somministrazione di un farmaco, forse da parte del figlio, che gli aveva sdoppiato la vista. L'altro ieri il ragazzo davanti al Gip bolognese – che dopo la convalida del fermo ha disposto la custodia in carcere – ha invece sostenuto che inizialmente era stata la donna a ricattarlo per avere rapporti sessuali; e che poi loro due fossero diventati amanti. Tanto che il suo avvocato, Nicola Casadio ieri ha depositato la richiesta in Procura a Ravenna di fare specifiche verifiche.

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