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Ravenna, anziane maltrattate in una casa-famiglia: testate e lavaggi con acqua fredda

Arresto in flagranza per i due gestori della struttura, un 64enne ravennate e una 49enne romena. Il procuratore capo: “Percosse piuttosto crude, le immagini delle telecamere si commentano da sole”.
A cura di Susanna Picone
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Lunedì notte i carabinieri hanno arrestato due persone, un uomo e una donna, con l'accusa di avere maltrattato almeno sei anziane di età compresa tra gli 85 e i 90 anni ospiti di una casa-famiglia di Sant'Alberto, frazione alle porte di Ravenna. Le persone finite in manette sono i gestori della struttura per anziani, un sessantaquattrenne ravennate e una quarantanovenne di origine romena. Entrambi sono stati portati in carcere: dovranno rispondere anche di sequestro di persona e di esercizio abusivo della professione.

Un’anziana legata a una brandina con una catena con lucchetto – Secondo quanto accertato dal nucleo operativo della Compagnia di Ravenna, alcune delle anziane prese di mira portano ancora addosso i segni di quanto hanno dovuto subire nel luogo in cui, invece, avrebbero dovuto accudirle premurosamente. Da quanto emerso, una delle ospiti dalla casa-famiglia, una anziana di oltre ottanta anni, è stata portata in bagno e lavata con acqua fredda. E alla ritrosia della signora, i gestori hanno risposto con botte tra cui calci, pugni, schiaffi e addirittura l’hanno colpita con una testata sulla schiena. Poi l’hanno portata in uno sgabuzzino dove l’hanno legata a una brandina con una catena con lucchetto.

“Le immagini registrate dalle telecamere si commentano da sole” – Secondo quanto riferito dal procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini, titolare dell'inchiesta sulla casa-famiglia di Sant'Alberto assieme al Pm Monica Gargiulo, è stato questo l'episodio che ha fatto scattare l'intervento dei carabinieri con l'arresto in flagranza dei due gestori della struttura. Mancini ha parlato di “percosse piuttosto crude” e ha aggiunto che “le immagini registrate dalle telecamere si commentano da sole”. La casa-famiglia è stata sequestrata e tutti i pazienti sono stati trasferiti in un’altra struttura. Sono attualmente in corso verifiche su altre persone.

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