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Ragusa: “non è grave”, malata covid muore in attesa di un posto in sub intensiva

La storia di Antonietta Raffaella Misicoro Brafa, una anziana donna siciliana di 85 anni morta lunedì sera all’ospedale di Modica dopo un aggravamento delle sue condizioni. Per lei il nipote aveva protestato pubblicamente incatenandosi davanti l’ingresso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa dove chiedeva il trasferimento.
A cura di Antonio Palma
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Era malata covid e ricoverata per questo in un reparto di malattie infettive ma la sua situazione clinica si era aggravata tanto che i familiari avevano chiesto a gran voce il trasferimento in terapia subintensiva, per i medici però non era così grave, poteva attendere, ma la donna purtroppo non ce l’ha fatta ed è deceduta. E la storia di Antonietta Raffaella Misicoro Brafa, una anziana donna siciliana di 85 anni morta lunedì sera all’ospedale di Modica dopo un aggravamento delle sue condizioni. Per lei il nipote Giorgio Scollo aveva protestato pubblicamente incatenandosi proprio davanti l’ingresso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa dove chiedeva il trasferimento.

Il nipote della ottantaquattrenne, dirigente del Comune di Modica, aveva chiesto che la zia potesse ottenere un posto in terapia sub intensiva a Ragusa dove si pensava fossero già stati stati approntati nuovi posti letto per l’emergenza covid ma le tre richieste inviate dall’ospedale Maggiore di Modica erano cadute nel vuoto. Per i medici infatti nuovi posti di sub intensiva non erano ancora del tutto pronti a Ragusa e quelli esistenti erano già occupati.

Per il direttore sanitario dell’Asp, Raffaele Elia, che ne ha parlato in un’intervista al tg di Videomediterraneo, la signora non sarebbe stata così grave da richiedere il trasferimento imediato da Modica a Ragusa. “Non è così grave da ricoverarla in terapia intensiva, ecco perché in questo momento noi, secondo le indicazioni dei rianimatori, preferiamo ricoverare i giovani perché abbiamo persone che hanno bisogno della terapia intensiva e dunque la signora non avendo dell’intensiva ma della semi-intensiva può restare a Modica in malattie infettive. E non è possibile ricoverarla perché abbiamo malati più gravi” aveva spiegato il dirigente.

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