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Raggirano due anziani e si fanno consegnare 13 milioni di euro, intera famiglia arrestata

Agli arresti domiciliari sono finiti padre, madre e due figli per i reati di circonvenzione di incapaci e ricettazione.
A cura di Antonio Palma
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Con pretesti di vario genere e attraverso un lungo lavoro di avvicinamento per carpire la loro fiducia, avrebbero raggirato due anziani benestanti riuscendo a farsi consegnare nel tempo una somma totale di ben 13 milioni di euro prima di essere scoperti e fermati. Questa l’accusa nei confronti di un intero gruppo familiare finito in manette nei giorni scorsi in Toscana per i reati di circonvenzione di incapaci e ricettazione.

Protagonisti in negativo della vicenda, finita ora con l’intervento di forze dell’ordine e magistratura, che ha disposto i domiciliari, sono padre, madre e due figli, tutti residenti in provincia di Pistoia. Secondo quanto ricostruito finora dai militari dell’Arma, tutto era partito nel lontano 2016 quando la mamma era entrata in contatto di due pensionati vittime del raggiro, entrambi residenti nel Pisano ma che non si conoscevano tra loro.

La scusa per entrare in confidenza con i due anziani sarebbe arrivata attraverso l’offerta di sedute di pranoterapia a domicilio. La donna avrebbe convinto i pensionati a farla entrare in casa per alleviare i loro dolori attraverso la tecnica di medicina alternativa che consiste nell'imposizione delle mani in corrispondenza della parte malata.

Attraverso varie sedute, la donna avrebbe ottenuto così la loro fiducia, riuscendo infine a farsi consegnare, in più occasioni, grosse somme di denaro ma anche gioielli e orologi. Oggetti che poi il marito della donna avrebbe reinvestito o venduto, da qui l’accusa di ricettazione. Il gruppo familiare però sarebbe andato oltre riuscendo a farsi intestare anche un'auto e quote di alcune aziende, ottenendo infine la nomina dei due figli a eredi universali dei testamenti per un valore complessivo stimato in 13 milioni di euro.

Proprio l'ingordigia degli indagati avrebbe fatto scattare l'allarme in alcuni conoscenti delle vittime che quindi si sono rivolti ai carabinieri innescando le indagini. Parte della refurtiva che era stata nel tempo sottratta, è stata rinvenuta dai Carabinieri durante le perquisizioni a carico del nucleo familiare è quindi posta sotto sequestro.

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